Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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UGGIATE TREVANO UNA COMUNITÀ E LA SUA PIEVE
Caso emblematico nella pieve di Uggiate è la lunga lotta dei ronaghesi
con i prevosti stessi (cui arrivavano fior di primizie), per distaccarsi ed
avere la piena autonomia come parrocchia a sé.
Era questo il quadro della situazione come si venne delineando negli
ultimi decenni del Quattrocento e soprattutto nella prima metà del Cinquecento.
D’altra parte l’esempio veniva dall’alto: erano gli anni di papa
Alessandro VI, Borgia. Erano gli anni in cui i rampolli delle famiglie
principesche diventavano cardinali a 8 o 10 anni e venivano perfino investiti
di sedi vescovili prestigiose. Esempio classico è quello di Ippolito
d’Este, dei marchesi di Ferrara, nato nel 1479 nominato arcivescovo di
Esztegon e primate di Ungheria all’età di 7 anni, cardinale a 13 anni e arcivescovo
di Milano a 18 anni…
È evidente che simili personaggi, dediti ad una sfrenata vita mondana
e pronti a compiere delitti, eliminando i loro rivali in politica e in amore,
erano nefasti per la Chiesa e i fedeli, tanto più che si trascinavano al seguito
una corte clientelare. Del resto anche il poeta Ludovico Ariosto, cui
il cardinale Ippolito aveva dato benefici e rendite, attingendo proprio a
Milano, è un altro esempio di quale sottobosco parassitario si fosse creato
nella Chiesa. Ciò non toglie che fossero quei cardinali a eleggere il papa,
scelto tra uno di loro, con pattuizioni e lottizzazioni di fette di potere: io
ti voto, però tua nipote la principessa X deve sposare mio fratello marchese
Y, portando in dote questo e quest’altro, perché per vincere la
guerra contro questo e quest’altro ci servono capitali; e a me devi dare,
appena si libera, il vescovado di Z. Sopra questi ruotavano anche interessi
politici più elevati, per cui si formavano tra i cardinali (e le case signorili
che essi rappresentavano) i gruppi politici: i filofrancesi, i filospagnoli,
ecc..
In tale contesto matura quel disagio che porterà Lutero (un monaco di
quell’Ordine agostiniano riformato che nel corso del Quattrocento aveva
rappresentato l’ala più sana della Chiesa, insieme con i Francescani Osservanti,
cui era appartenuto san Bernardino da Siena) alla ribellione che,
caricata in Germania anche di valore politico, sfocerà nella Riforma protestante.
Sarà questo lo scossone che costringerà la Chiesa di Roma alla
Controriforma, che faticosamente con una generazione nuova di vescovi
libererà la Chiesa dalla corruzione morale; un po’ meno dall’intrigo politico,
per scrollarle di dosso il quale bisognerà arrivare alla caduta dello
Stato Pontificio con la «breccia di Porta Pia» del 20 settembre 1870. Lo