Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

I riflessi della Rivoluzione francese
Nel presentare gli avvenimenti dei vari periodi si è cercato di evidenziare
i riflessi della storia generale nella realtà locale. La Rivoluzione
francese letta sui libri scolastici appare, tuttavia, così lontana, che resta
difficile immaginare come possa aver coinvolto la vita dei nostri paesi.
Eppure non è così. Tutti ricordano che nel 1796-97 Napoleone condusse
la prima campagna d’Italia, che lo vide vincitore sui Piemontesi e sugli
Austriaci, ai quali cedette – con il famoso Trattato di Campoformio – la
Repubblica di Venezia, pur essa travolta dalla ventata rivoluzionaria.
Il movimento giacobino era attecchito anche da noi: nelle piazze di
città e paesi si era piantato «l’albero della libertà»; si erano formati i
nuovi governi locali delle «municipalità»; si era istituita la «guardia nazionale».
La rivoluzione, benedetta e maledetta, ha segnato il trapasso dal
secolo XVIII al XIX: «due secoli / l’un contro l’altro armato», avrebbe
scritto Alessandro Manzoni, che «sommessi» si volsero a Napoleone
«come aspettando il fato». Ed il generale Bonaparte, poi imperatore, «arbitro
s’assise in mezzo a lor».
Chiamata di leva, sequestri di beni e di ori, imposizione di tasse e di
coccarde, sconquasso e riassetto delle istituzioni territoriali... sono solo
alcuni dei regali portati dalle armi francesi in nome della libertà e
dell’eguaglianza, che si sarebbe dovuta garantire con la Costituzione repubblicana.
L’impatto con la Rivoluzione da parte dei comuni di Trevano ed Uggiate
non fu dei più graditi, dal momento che nei bilanci del 1796 si registrano
gli esborsi imposti dai Francesi. 1