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Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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UGGIATE CENTRO RELIGIOSO DELL’ANTICA PIEVE 797<br />

Un documento datato 9 giugno 1188 informa che i canonici <strong>di</strong> <strong>Uggiate</strong><br />

erano allora consorziati con quelli <strong>di</strong> Balerna e <strong>di</strong> Riva San Vitale<br />

per l’amministrazione dei beni del capitolo, 6 e che delegarono uno dei<br />

preti <strong>di</strong> Balerna, Marchesio Sco<strong>di</strong>ca, a comprare per conto del consorzio<br />

da un certo Gerardo <strong>di</strong> Castel <strong>di</strong> Sotto, abitante a Coldrerio, un campo<br />

situato a Mercole (in Mercuri: un nome che richiama il culto del <strong>di</strong>o pagano<br />

Mercurio), in territorio <strong>di</strong> Coldrerio. Per pagare le 17 lire del prezzo<br />

richiesto dal ven<strong>di</strong>tore, i canonici usarono 10 lire avute da un terreno <strong>di</strong><br />

Novazzano ceduto a un certo Boniceto, e 7 lire ricevute da Lulietus de<br />

Gazino, per un altro terreno situato a Gaggino. 7 Sicché il patrimonio della<br />

chiesa plebana era <strong>di</strong>ffuso dentro e fuori della pieve.<br />

Si deve arrivare però al I marzo 1190 per saperne un po’ <strong>di</strong> più e conoscere<br />

<strong>di</strong> persona alcuni canonici uggiatesi, che sottoscrissero l’atto <strong>di</strong><br />

acquisto dagli amministratori dei beni della «decimania» <strong>di</strong> Como, Vico<br />

e Coloniola (ossia l’amministrazione associata delle decime del clero<br />

citta<strong>di</strong>no) <strong>di</strong> terreni in <strong>Uggiate</strong>. 8 Questo incremento dei beni patrimoniali<br />

del capitolo della collegiata, se da una parte ne certifica la vitalità,<br />

dall’altra ne denuncia la relativa «giovinezza», che spingeva i canonici a<br />

costituire basi sempre più solide alle loro prebende.<br />

Le sottoscrizioni dei canonici uggiatesi, seguite da quelle <strong>di</strong> altri<br />

quattro canonici <strong>di</strong> Balerna, erano così formulate:<br />

Ego presbiter Petrus, ecclesie sancti Petri de Oglate sub(s)cri(p)si.<br />

Ego presbiter Marchesius, ecclesie sancti Petri de Oglate<br />

sub(s)cri(p)si.<br />

Ego Lafrancus, ecclesie sancti Petri clericus de Oclate, subscripsi.<br />

Ego Albertus, ecclesie sancti Petri clericus de Oglate, subscripsi.<br />

Ego Albertonus, ecclesie sancti Petri de Oglate clericus, subscripsi.<br />

Ego Martinus, ecclesie sancti Petri de Oglate clericus, subscripsi.<br />

Ego Muxus, eiusdem ecclesie clericus, subscripsi.<br />

A questi sette canonici uggiatesi, che hanno sottoscritto, vanno aggiunti<br />

il prete Montenario, il chierico Ughezzone oltre a Marchisio, che<br />

rappresentarono gli altri nella stipulazione dell’atto <strong>di</strong> acquisto. Erano,<br />

dunque, nove i canonici uggiatesi, <strong>di</strong> cui tre preti e gli altri solo chierici.<br />

Nessuno dei sottoscrittori si qualifica come prevosto. Il che non esclude<br />

che uno dei preti lo sia comunque stato; oppure che il prevosto risiedesse<br />

altrove con altro beneficio. Il più autorevole tra questi doveva essere,<br />

comunque, prete Pietro, che tra l’altro sottoscrisse per primo.

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