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Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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DALL’UNITÀ D’ITALIA AL 1945 727<br />

(grosso modo sull’asse della strada Lomazzo-Bizzarone) per collegarsi a<br />

Genestrerio-Mendrisio. 3 Si ipotizzò anche un percorso da Olgiate sulla<br />

<strong>di</strong>rettrice Gaggino-<strong>Trevano</strong>-Ronago. Di fatto non se ne fece nulla, anche<br />

per l’opposizione dei possidenti <strong>di</strong> Appiano, che temevano un<br />

deprezzamento dei terreni a causa del fumo delle locomotive.<br />

Nel 1912-13 si <strong>di</strong>scusse invece un <strong>di</strong>verso collegamento con<br />

Mendrisio. Nel 1916 si realizzò una prima bretella ferroviaria delle Nord<br />

in prolungamento del ramo Castellanza-Cairate, risalendo la valle<br />

dell’Olona e del Lanza, dove si collocò la stazione, per la quale la società<br />

per la costruzione della ferrovia «volle adottare il nome Val Morea,<br />

ignoto ai più, non richiamando alcun comune (…) per escludere ogni<br />

rivalità fra i molti comuni cui la Stazione doveva servire (…) Cagno,<br />

Casanova, Caversaccio e Rodero con un complesso <strong>di</strong> 4540 abitanti ed<br />

aventi ciascuno una strada <strong>di</strong>retta alla località destinata alla stazione».<br />

Nel 1926 il tronco ferroviario fu prolungato fino a Mendrisio, attraverso<br />

il valico <strong>di</strong> Santa Margherita, che fu inaugurato il 27 giugno. Ma quella<br />

linea ebbe vita breve; il traffico <strong>di</strong> persone e merci rimase talmente<br />

ridotto che il primo aprile 1928 fu interrotto definitivamente Questo fu il<br />

risultato della situazione politica: il Fascismo nazionalista vedeva <strong>di</strong><br />

malocchio la gestione privata in capo alle Ferrovie Nord Milano, che<br />

erano allora finanziate da capitali inglesi ed ebraici; perciò quella<br />

ferrovia non fu mai riconosciuta come linea internazionale, bloccandone<br />

il decollo commerciale. 4<br />

Solamente il nome della stazione «Val Morea» rimase in vita, perché<br />

fu prestato al nuovo comune, nato dall’unificazione <strong>di</strong> Casanova con<br />

Caversaccio. Da qualche anno è stato rimesso in sesto il tronco fra Stabio<br />

e la stazione <strong>di</strong> Valmorea, su cui corre perio<strong>di</strong>camente nella stagione<br />

estiva un trenino d’epoca per servizio turistico verso Lugano o il Monte<br />

Generoso o altre mete ticinesi.<br />

Il sistema <strong>di</strong> trasporto leggero su ferro prese sviluppo con l’impiego<br />

dell’energia elettrica come forza motrice per i tram, che in un primo<br />

tempo erano ancora trainati a cavallo, come le vecchie <strong>di</strong>ligenze. A<br />

Como agli inizi del secolo XX si costituì la Società Elettrica Comense<br />

«Alessandro Volta», che oltre a produrre e vendere energia elettrica,<br />

intraprese la costruzione <strong>di</strong> linee tranviarie.<br />

La prima ad entrare in funzione a Como fu quella <strong>di</strong> collegamento tra<br />

la Stazione S. Giovanni e la Funicolare, aperta il primo gennaio 1906.

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