Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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UGGIATE TREVANO UNA COMUNITÀ E LA SUA PIEVE
Le rimostranze ed accuse dei fedeli erano pesanti. Inoltre, allegata alle
altre carte, si trova anche una richiesta degli uomini di Ronago di avere la
separazione da Uggiate, per un miglior servizio religioso. Dagli atti della
visita non sembra, tuttavia, che il vescovo abbia ritrovato una situazione
così disastrata. Ad Uggiate le condizioni della chiesa erano quelle che si
descrivono nel capitolo dedicato ai luoghi di culto. Quanto alla vita religiosa
il vescovo trovò come attive le Confraternite del Santissimo Sacramento
e del Rosario, ed eresse la Società della Dottrina Cristiana.
Quanto al clero, oltre al prevosto Rusca, 35 anni, che viveva con i fratelli
ed una serva, ad Uggiate c’erano i seguenti canonici: Flaminio Luraghi,
29 anni, che celebrava a Ronago; Cipriano Caresana, che faceva cura
d’anime ad Albiolo, dove abitava e dove titolare del beneficio era Fulgenzio
Cassina di Como; Gian Battista Clerici, 20 anni, che abitava con
lo zio Filippo Clerici, 55 anni, beneficiale di Bizzarone, che però celebrava
in collegiata; mentre là faceva da vicecurato Raffaele Caresana, 34
anni; Tomaso Ponzini di Uggiate, 22 anni; Giulio Cesare Clerici, 22 anni;
Andrea Erba, 48 anni, che celebrava a Romazzana; Baldassarre Rusca.
Altri sacerdoti della pieve erano: Gian Battista Volonterio, 45 anni,
curato di Casanova; Ortensio Ferrari di Val Lugano, 27 anni, vicecurato
di Rodero; Giovanni Valli di Rodero, 35 anni, curato di Solbiate; Antonio
Pozzi di Val Lugano, 35 anni, vicecurato a Caversaccio; Gian Battista
Petronio di Val Lugano, 27 anni, vicecurato di Drezzo, dove era titolare
del beneficio il convisitatore Alessandro Lucini; Francesco Ferri di Morcote,
38 anni, parroco di Cagno; Gian Battista Saimbene da Cirimione
(Sirmione?), 68 anni, curato di Olgiate, dove abitava anche il chierico
Marcello Lucini di 67 anni; Francesco Galli, 62 anni, curato di Gironico;
Valente Salvadé, 29 anni, curato di Parè, nativo del paese, che nel 1629 111
aveva scambiato la cura di Rebbio con Cesare Grassi, il poeta.
Le anime direttamente soggette alla prevostura di Uggiate erano 522,
di cui 313 di Uggiate, 70 di Ronago, 69 di Camnago, 119 di Trevano, 90
di Gaggino.
Una seconda visita di mons. Carafino si ebbe il 23 luglio 1639. Dalla
lettura complessiva degli atti delle visite di questo vescovo si coglie la
forte spinta al rinnovamento, che egli cercò di imprimere alle comunità
locali. Sorprendentemente ci si accorge che in molti paesi, nonostante la
durezza dei tempi, o fors’anche per voglia di ripresa dopo la sciagura della
peste del 1630, si sprigionano risorse inaspettate. Se ne ha qualche