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Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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UGGIATE CENTRO RELIGIOSO DELL’ANTICA PIEVE 835<br />

nonica. La mattina <strong>di</strong> domenica 10, accompagnato da clero e popolo sotto<br />

il baldacchino si recò in chiesa, dove assistette alla messa cantata dal<br />

prevosto con i canonici, con grande frequenza <strong>di</strong> popolo. Diede la bene<strong>di</strong>zione<br />

e parlò alla gente, invitandola a ricevere la cresima. Dopo pranzo<br />

cresimò circa 600 persone.<br />

Ma dalle carte degli atti <strong>di</strong> quella visita esce una notizia piuttosto importante:<br />

il lunedì mattina, 11 luglio, il vescovo consacrò l’altare «in onore<br />

dei santi Pietro e Paolo» (è la prima volta che si citano insieme i due<br />

Apostoli per la chiesa <strong>di</strong> <strong>Uggiate</strong>) e vi incluse le reliquie dei beati martiri<br />

Ermagora e Fortunato. Concesse per quel giorno un anno <strong>di</strong> indulgenza, e<br />

40 giorni <strong>di</strong> indulgenza per chi visitasse l’altare maggiore nel giorno anniversario<br />

della consacrazione. 88 Quin<strong>di</strong> consacrò pure l’altare <strong>di</strong> santo<br />

Stefano posto nella navata destra entrando in chiesa.<br />

Nel pomeriggio il vescovo ncontrò ed interrogò il prevosto, i canonici<br />

ed i curati della pieve, cui <strong>di</strong>ede <strong>di</strong>verse prescrizioni. Raccomandò la riscossione<br />

regolare delle decime, dettò norme ai canonici per le cossiddette<br />

quoti<strong>di</strong>ane <strong>di</strong>stribuzioni, ossia per il «gettone <strong>di</strong> presenza» loro dovuto<br />

per la partecipazione ai <strong>di</strong>vini uffici. Quanto alla vita pastorale, prescrisse<br />

la celebrazione <strong>di</strong> una seconda messa festiva a spese del prevosto<br />

e dei canonici (assegnando una quota <strong>di</strong> partecipazione doppia agli assenti,<br />

rispetto ai residenti). Era presente anche l’ex-prevosto Nicolò Boldoni,<br />

che poi con il lascito testamentario, <strong>di</strong> cui si è detto, creò le con<strong>di</strong>zioni<br />

per mandare in esecuzione gli or<strong>di</strong>ni vescovili.<br />

Ma dall’incontro con i canonici uscirono altre notizie: tra i canonici<br />

uggiatesi c’era anche un giovane prete, Francesco Rusca, insieme con<br />

suo padre don Filippo! Questi non solo aveva legittimato il figlio avuto<br />

da Margherita Mandoni, e reso erede del patrimonio privato; gli aveva<br />

pure passato «il mestiere». Il vescovo gli intimò <strong>di</strong> rassegnare o permutare<br />

subito il canonicato, sotto pena della privazione del beneficio. Ciononostante<br />

lo si ritroverà anni dopo ancora titolare in sede.<br />

Frattanto attraverso gli atti <strong>di</strong> visita si integra l’elenco del clero della<br />

pieve già dato poco sopra, con i seguenti sacerdoti, quasi tutti presenti in<br />

occasione della visita pastorale:<br />

Giulio Boniperti, curato <strong>di</strong> Gironico<br />

Pietro Buzzi, vice curato <strong>di</strong> Rodero<br />

Gaspare Ferrari, vice curato <strong>di</strong> Bizzarone

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