Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

UGGIATE CENTRO RELIGIOSO DELL’ANTICA PIEVE 913
Il terzo pellegrinaggio a Roma nel 1883
1883. Pellegrinaggio Italiano a Roma. Indelebile sarà sempre la memoria del pellegrinaggio
a Roma nell’Ottobre dell’anno 1883. A nome e colla rappresentanza del Vescovo,
viaggiai in ferrovia di I a classe. Visitai Loreto per la seconda volta, malissimo
alloggiato nell’Albergo della Pace. Mirai i campi di Castelfidardo, ricordando la storia
dei Zoavi Pontifici, di Pimodar e di Lamoricière. 157 Vidi ancora Firenze co’ suoi principali
monumenti, Pisa, e stetti incantato a guardare la torre di Giotto, ed il battistero segnalato
per l’eco, che vi domina. A Roma, predica del Papa nel dì prefisso. Mi fece
grande impressione il vederlo, nell’attraversare di ritorno la Basilica di S. Pietro, alzare
il volto al cielo, come compreso di grave pensiero; e ne aveva ben d’onde. I pellegrini in
S. Pietro erano più di 20 mila. Il giorno appresso il Papa ammise alla sua udienza. Nel
cortile e sotto i portici del Vaticano erano appostati in bell’ordine coi loro vessilli i pellegrini
di tutte le Diocesi d’Italia. Il Pontefice alle ore 11 ant. si presenta in una loggia,
assistito ai fianchi dal Duca Salviati e dal nostro Marchese Cornaggia, e circondato da
parecchi Cardinali e Vescovi. Cominciò la presentazione della Diocesi di Venezia, perché
il pellegrinaggio italiano era presieduto da quel Patriarca De Agostini. Seguì Milano
poi Bergamo, poi Como. Noi eravamo una ventina. Mi accostai, tenendo sulle braccia il
grosso libro degli Indirizzi della Diocesi, un altro del Vescovo e del Capitolo, e sopra
questi una scatola contenente l’obolo in L. 2800, metà in oro e metà in carta, e in un altro
scatolino la mia offerta di L. 100. Deposto il peso sopra un tavolo vicino,
m’inginocchiai baciando il sacro piede; poi dissi al Santo Padre: Ho l’alto onore di presentare
in nome del Vescovo di Como gli omaggi e l’obolo di quella Diocesi. Appena
proferite queste parole, uno strappo alla spalla destra cercò di alzarmi, e allontanarmi.
Ma io voleva pur dire, e dissi un’altra parola, ringraziando il Pontefice dell’Onorificenza
mandatami; ed ecco un altro strappo alla spalla sinistra. Io non mi muovo, e
soggiungo: Chiedo a Vostra Santità a nome del Vicario Generale Armandolini, che la
desidera, una speciale benedizione. Sento un’altra scossa, che par mi dica: è ora di finirla.
Però voglio fare un’altra domanda, la facoltà cioè di impartire la Benedizione Papale
al mio popolo, estensibile anche agli altri Parrochi della Pieve. Ma questi sono qui?
Domandò il Papa. E interpretando da questa domanda la sua intenzione, gli baciai la
mano che mi porse, e me ne andai. Il Papa continuò, dopo mezz’ora di ritiro, a ricevere i
visitatori in numero di 8 mila, fino alle 8 pom.
L’udienza essendo durata 8 ore e poco più, è evidente che ogni pellegrino aveva appena
5 o 6 minuti secondi di tempo per fermarsi ai piedi del Supremo Gerarca. Io potei
stare 3 o 4 minuti primi.
Pellegrinaggio della Pieve al SS. Crocifisso di Como. Di ritorno a casa, volli partecipare
al mio popolo la Benedizione Pontificia. Concertai pertanto un pellegrinaggio de’
miei parrocchiani (ai quali si unirono tutte le Parrocchie della Pieve) al SS. Crocifisso di
Como. Io vi cantai la S. Messa, il Vescovo vi fece l’assistenza, l’Albertario predicò; e
ben 1500 persone ricevettero la S.ta Comunione. Il Prevosto pagò col proprio alla Fabbriceria
di quella Chiesa la spesa in L. 158,25. Fu poi spedito al S. Padre relazione delle
seguita funzione…