Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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916 UGGIATE TREVANO UNA COMUNITÀ E LA SUA PIEVE 186, 187, 188, 189, 190, 198, 199, 199bis, 200, 201, 203bis, 204, 207, 208, 214, 215, 225, 226, 228, 228bis, 234, 235, 237, 241, 258, 307, 308, 309. 47 R. MAMBRETTI, La contesa sui beni di Santa Maria in Bizzarone agli inizi del XIII secolo, in «Archivio Storico della diocesi di Como», n. 11, Como 2000, pp. 131-162. 48 ASCo, Notarile, Raimondi Luigi, c. 518, 30 maggio 1555. 49 ASCo, Notarile, Orchi Paolo, c. 130, 5 aprile 1499. 50 ASCo, Notarile, Orchi Paolo, c. 131, 20 settembre 1505. 51 ASCo, Notarile, Malacrida Francesco, c. 169, 14 febbraio 1511. 52 ASCo, Notarile, Giovio Luigi, c. 71, 28 aprile 1475. 53 ASCo, Notarile, Giovio Luigi, c. 70, anno 1466, p. 285. 47 ASCo, Notarile, Giovio Luigi, c. 71, 25 agosto, 1 e 15 settembre1479; 14 febbraio 1480. Ancora nel 1484 Antonio Lavizzari gestiva le decime del canonico del Magno (ASCo, Notarile, Lambertenghi Luigi, c. 136, 28 giugno 1484). 55 ASCo, Notarile, Orchi Paolo, c. 128, 2 settembre 1486. 56 ASCo, Notarile, Giovio Luigi, c. 73. 57 ASCo, Notarile, Riva Gasparino, c. 106, inserto nel registro n. 3. 58 ASCo, Notarile, Malacrida Lorenzo, c. 125, 28 marzo 1498. 59 ASCo, Notarile, Orchi Paolo, c. 130, 22 marzo 1498. 60 ASCo, Notarile, Orchi Paolo, c. 131, 25 gennaio 1506. 61 ASCo, Notarile, Orchi Paolo, c. 128, f. 7, p. 1085. 62 ASCo, Notarile, Orchi Paolo, c. 131, 20 agosto 1507. 63 ASCo, Notarile, Orchi Paolo, c. 132, 22 settembre 1509. 64 ASCo, Notarile, Orchi Paolo, c. 132, 4 novembre 1510 (presenti i canonici Felice Colmegna e Francesco Lavizzari per affittare i terreni ad Pasquarium che erano lavorati e stati migliorati da Ottorino de Carzeno, ma li voleva Stefano Turconi) e 4 ottobre 1511 (per affittare beni a Paolo de Gazino). 65 ASCo, Notarile, Giovio Benedetto, c. 183, 20 giugno 1513. Negli statuti si stabilivano i doveri dei canonici e le modalità di distribuzione delle prebende. 66 ASDCo, Visite pastorali, XIX. 67 ASCo, Notarile, Giovio Benedetto, c. 183, 14 febbraio 1514. 68 ASCo, Notarile, Giovio Benedetto, c. 185, 27 e 30 giugno 1520; c. 188, 9 febbraio 1542. 69 ASCo, Notarile, Giovio Benedetto, c. 185, 23 febbraio 1520 (causa tra canonici); 22 giugno 1521 (locazione a Francesco de Cortellia); c. 187, 10 settembre 1530 (affitto da Agostino Turconi); c. 188, 10 maggio 1542 (investitura dei beni di Canova ad Antonio Luigi e Battista, figli di Pietro Boldoni, suoi cugini); c. 186, 2 agosto 1524 (presentazione di Gabriele de Velate eletto a Cagno); c. 242, 8 ottobre 1532 (presentazione di don Filippo Rusconi per Ronago, in successione ad Antonio del Furno, rinunciatario dal 4 ottobre); Somazzi Gerolamo, c. 228bis, 27 giugno 1526 (riscossione decime di Albiolo). 70 ASCo, Notarile, Somazzi Gerolamo, c. 228, 1 luglio 1523; c. 228bis, … febbraio 1527. 71 ASCO, Notarile, Malacrida Francesco, c. 176 3 aprile 1528. 72 ASCo, Notarile, Caprani Gian Pietro, c. 242, ottobre 1532.
UGGIATE CENTRO RELIGIOSO DELL’ANTICA PIEVE 917 73 ASCo, Notarile, Malacrida Francesco, c. 176, 18 aprile 1528. Che il prevosto Nicolò fosse nipote di Pietro Boldoni è confermato da un atto di procura con cui lo stesso Pietro lo nomina suo rappresentante con altri (ASCO, Notarile, Somazzi Gerolamo, c. 228bis, 5 maggio 1530). 74 ASCo, Notarile, Raimondi Luigi, c. 516, 28 maggio 1545. 75 ASCo, Notarile, Torriani Paolo, c. 454, 14 dicembre 1551. 76 APU, Capitolo. 77 ASCo, Notarile, Caprani Gian Pietro, c. 242bis, 27 novembre 1537. 78 La chiesa di Santa Croce a Riva è considerata uno dei più importanti monumenti rinascimentali della Svizzera. Fu costruita tra il 1588 e il 1592 dall’architetto Antonio Piotti, detto il Vacallo; il medesimo che tracciò il nuovo letto della Faloppia al confine tra Ronago e Pedrinate nel 1578, come si è detto nel capitolo VIII, p. 388. È decorata con affreschi dei Pozzi di Piuro (Valsolda) e tele di Camillo Procaccini. Si veda G. MARTINOLA, Inventario delle cose d’arte e di antichità del distretto di Mendrisio, Edizioni dello Stato, 1975; B. ANDERES, Guida d’arte della Svizzera Italiana, Berna- Taverne 1998. 79 APU, Capitolo (Atto di Nicola Malacrida, agosto 1536). 80 ASCo, Notarile, Giovio Benedetto, c. 190, 17 aprile 1540. 81 ASCO, Notarile, Somazzi Gerolamo, c. 228bis, 28 aprile 1530. 82 APU, Capitolo. 83 ASMi, Culto p. a., c. 1390; ASCo, Notarile, Paolo Torriani¸ c. 473, 20 maggio 1572. Nel testamento disponeva anche per la sua sepoltura in Duomo davanti all’altare di S. Abbondio, dove si seppellivano i canonici, con una cerimonia senza pompa, a tarda sera. Quanto al legato per la seconda messa festiva ad Uggiate disponeva che, se i canonici non avessero assolto a tale impegno, dovesse subentrare il parroco pro-tempore di Casanova; e se anche lui avesse rifiutato, l’incombenza fosse assunta dal beneficiale di Bizzarone. Si fa notare che il legato era di 1.000 lire; ma gli atti successivi, che ritornano ancora nel secolo XVIII, parlano di 1.100 lire. È probabile che il capitale sia stato incrementato con l’interesse maturato entro i termini del suo impiego per gli scopi cui era stato destinato. 84 APU, Capitolo. 85 ASDCo, Visite pastorali, IV. 86 Anche se di fatto già si usava come parrocchiale la chiesa di San Cassiano, che era delle Monache di Cernobbio (subentrate ai Cluniacensi di Vertemate) giuridicamente la parrocchia era incardinata nella chiesa di S. Giorgio. 87 M. MONTI, Storia di Como, II, Como 1831, p. 244 e seguenti. 88 Al di là del valore religioso della notizia, essa costituisce anche un indizio per la datazione del nucleo originario della preziosa opera d’arte. 89 ASDCo, Visite pastorali, VII. 90 APU, Capitolo. 91 ASDCo, Visite pastorali, V, VII. Trascriviamo dagli atti: «Per la cura delle anime et per il prevosto. Il prevosto a cui spetta la cura delle anime, o altro che l’esserciti in suo luogo, studii diligentemente i decreti nostri generali, massime intorno all’amministrazione de santissimi sacramenti conformandose alle regole che in essi sono prescritte.
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