Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

DALL’UNITÀ D’ITALIA AL 1945 737
In questa fotografia (1895 circa) si vede la fontana allora da poco collocata in piazza.
La vasca pubblica fu realizzata sostanzialmente secondo il disegno già
stilato dall’ingegner Luzzani (senza la cisterna per riserva d’acqua
antincendio); invece il sistema di captazione avvenne con un diverso
bacino di raccolta, rispetto a quello che compariva dal suo progetto.
In realtà (come si può rilevare da una relazione del 1925
dell’ingegnere Mistrangelo, 13 in vista di un’estensione dell’area di
captazione delle falde sorgive fino nel sottosuolo svizzero della Pauzzella
poi realizzata dal podestà nel 1927-28), si era costruito nel sottosuolo un
cunicolo largo metri 1,20 e lungo ben 32,70 metri alla profondità di 3
metri. Un’opera abbastanza imponente, che nessuno oggi conosce né
immagina possa trovarsi nel ventre della collina uggiatese.
Nel 1912 l’acquedotto fu portato alla Caserma della Guardia di
Finanza di Canova, quindi nel 1932 fu prolungato dalla piazza fino alle
Brughiere e al Gherbo. 14
Frattanto andava maturando l’esigenza di disporre di un nuovo
lavatoio, più rispondente «ai più moderni concetti di igiene e di
comodità», come scriveva da Roma il 13 maggio 1910 il sindaco
avvocato Renato Moris, annunciando al Consiglio Comunale uggiatese
l’intendimento di costruirlo a sue spese, vincolando un deposito di 9.000