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Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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960 UGGIATE TREVANO UNA COMUNITÀ E LA SUA PIEVE<br />

Il santuario <strong>di</strong> San Giuseppe o dei Morti <strong>di</strong> Somazzo è assai caro alla<br />

comunità <strong>di</strong> <strong>Uggiate</strong> <strong>Trevano</strong>; la quale sa anche impegnarsi e «fare miracoli»<br />

per la conservazione e il decoro <strong>di</strong> questa chiesa. La <strong>di</strong>mostrazione<br />

si è avuta ancora recentemente, nel 1998, quando l’arciprete don Gianluigi<br />

Vercellini ha posto mano al più impegnativo intervento del secolo<br />

XX, che ha comportato il risanamento e rinforzo delle pareti, con stonacatura<br />

e rifacimento degli intonaci e paramenti esterni del corpo della<br />

chiesa e della sacrestia, consolidamento e risanamento del campanile,<br />

isolamento dei muri dall’umi<strong>di</strong>tà, pavimentazione in selciato <strong>di</strong> una porzione<br />

del sagrato, nella zona <strong>di</strong> calpestio antistante la facciata.<br />

L’opera ha restituito splendore e <strong>di</strong>gnità ad uno dei più noti simboli<br />

delle prealpi comasche. Il fascino misterioso che promana dalla tra<strong>di</strong>zione<br />

sulle «tre vergini», cui si chiedeva l’acqua nei tempi <strong>di</strong> siccità con<br />

pellegrinaggi dai paesi della pieve e del Mendrisiotto, non va <strong>di</strong>sgiunto<br />

dalla devozione popolare, che qui riesce ancora ad esprimersi secondo<br />

co<strong>di</strong>ci antichi, come quello della presentazione dei «vitt»: le statuette <strong>di</strong><br />

legno che raffigurano persone o membra del corpo, che nel giorno <strong>di</strong> san<br />

Giuseppe i fedeli portano dalla porta della chiesa ai pie<strong>di</strong> del simulacro <strong>di</strong><br />

san Giuseppe, per ringraziare o per impetrare grazie.<br />

Il santuario era ed è ancora luogo <strong>di</strong> incontro e <strong>di</strong> preghiera per gruppi<br />

ed associazioni. E se vale, come senz’altro vale, il drammatico quadro<br />

storico che ha segnato il colle <strong>di</strong> Somazzo in tempi bui, quella chiesa sul<br />

monte rappresenta anche il vessillo che celebra il riscatto <strong>di</strong> una società<br />

dominata dalla paura; il recupero della coscienza morale e civile, che finalmente<br />

trionfa nel concorso del popolo, che con devota commozione<br />

celebra la liberazione dal male. Forse, se si comprendono queste ra<strong>di</strong>ci, si<br />

può capire meglio perché quasi geneticamente è stato trasmesso <strong>di</strong> generazione<br />

in generazione l’istintivo affetto, che la nostra gente prova per<br />

Somazzo; dove si va con quell’umanità che guarda a se stessa coniugando<br />

vita e morte, legate insieme dalla virtù della speranza per le cose <strong>di</strong><br />

questo e <strong>di</strong> quell’altro mondo. Ed è significativo che il Parco della Rimembranza<br />

in memoria dei Caduti, sia stato costruito nel 1923 <strong>di</strong>etro il<br />

santuario, su area donata dall’on. Francesco e ing. Cesare Somaini.<br />

Per altre notizie ed approfon<strong>di</strong>menti si rinvia a P. LIVIO, Il Santuario<br />

<strong>di</strong> Somazzo, pubblicato nel 1988. Per una documentazione per immagini<br />

della sagra <strong>di</strong> San Giuseppe si veda il volume In gir a festegià ’ntra Drez<br />

e Ugià, pubblicato nel 1995 in occasione del XXV dell’AVIS.

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