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Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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I LUOGHI DI CULTO 945<br />

ni Cesare <strong>di</strong> Varese per 8.500 lire, ed un altro suo nel 1877 per 10.000<br />

lire. Nel 1878 se ne aggiunge uno nuovo <strong>di</strong> Carcano Enrico <strong>di</strong> Milano, ed<br />

uno ancora <strong>di</strong> Lorenzo e Pietro Bernasconi.<br />

Intanto nasce la Società dei Cantori, e finalmente nel 1879 si affida<br />

l’esecuzione del nuovo organo a Giuseppe e Cesare Bernasconi. Il collaudo<br />

si farà <strong>di</strong>eci anni dopo, il 27 maggio 1889, dal professor Polibio<br />

Fumagalli del Regio Conservatorio <strong>di</strong> Milano.<br />

Nel frattempo si intervenne anche sulla struttura della chiesa: nel 1880<br />

si fece il nuovo portale in granito bianco <strong>di</strong> Baveno dalla Ditta N. Della<br />

Casa, con un costo <strong>di</strong> lire 308,11.<br />

Un ultimo intervento del secolo XIX merita <strong>di</strong> essere segnalato:<br />

l’apposizione della nuova statua <strong>di</strong> S. Antonio Abate sull’altare della<br />

prima cappella destra entrando, benedetta a <strong>Trevano</strong> da mons. Andrea<br />

Ferrari, vescovo <strong>di</strong> Como (il beato car<strong>di</strong>nal Ferrari) il 17 gennaio 1894.<br />

Le rifiniture del Novecento<br />

La facciata della chiesa fino a tutto l’Ottocento, si presentava ancora<br />

al rustico, punteggiata dalle bocchette dei ponteggi. Per rivestirla si fece<br />

un primo preventivo dall’ing. Clau<strong>di</strong>o Mistrangelo nel 1904.<br />

Nel 1905 fu redatto il progetto dell’ing. Francesco Somaini. Il prevosto<br />

don Carlo Prolezza, in data 5 ottobre 1905, comunicava al progettista<br />

la sua approvazione e la decisione <strong>di</strong> realizzarlo, ponendo però una serie<br />

<strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni: che fosse usato cemento <strong>di</strong> Casale Monferrato <strong>di</strong> prima<br />

qualità; che fossero in<strong>di</strong>cati pezzo per pezzo quelli da farsi in granito col<br />

loro singolo prezzo; che fossero usati operai periti in cemento <strong>di</strong> primo<br />

or<strong>di</strong>ne; che fossero prese le misure <strong>di</strong> precauzioni volute dalle vigenti<br />

leggi sociali concernenti i ponti, i lavori e i lavoratori; che si convenisse<br />

con i lavoratori in ragione della loro personale abilità, il prezzo della<br />

giornata, le ore <strong>di</strong> lavoro e la <strong>di</strong>sciplina da osservarsi rigorosamente; che<br />

fosse in<strong>di</strong>cata la cava da cui prendere la sabbia rigidamente magra; che<br />

fosse precisata la data <strong>di</strong> principiare i lavori, quella <strong>di</strong> darli compiuti, la<br />

pena da incorrersi per ogni giorno <strong>di</strong> ritardo.<br />

Il prevosto aggiungeva un ottavo punto: «8. la stima, questa è <strong>di</strong> peso,<br />

si aggiri intorno alle cinquemila lire italiane». E concludeva: «Ella vegga<br />

<strong>di</strong> completare nella minuta descrizione delle finestre, dei capitelli, dei<br />

cornicioni, dei capiletti, pinnacoli, ecc. prezzo e misura d’ogni singolo<br />

capo».

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