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Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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I LUOGHI DI CULTO 953<br />

Anzi, essa è identificata anche come la chiesa dei Morti <strong>di</strong> Somazzo;<br />

lo stesso mons. Ciceri, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> tutti gli altri visitatori, la chiama<br />

Oratorium sub invocatione Animarum purgantium, l’oratorio delle Anime<br />

del Purgatorio: una de<strong>di</strong>cazione fors’anche <strong>di</strong>scutibile sotto il profilo<br />

teologico, ma che i vescovi non contestano affatto.<br />

Questa era la fede popolare. Il giorno <strong>di</strong> san Giuseppe affluivano a<br />

Somazzo folle <strong>di</strong> devoti. Il merito del culto a san Giuseppe doveva essere<br />

assegnato almeno in parte al romito Andrea Bernasconi. Ed in quegli ultimi<br />

vent’anni Somazzo era un cantiere sempre aperto, che, non avendo<br />

la chiesa un suo red<strong>di</strong>to, si cercava <strong>di</strong> mandare avanti raccogliendo elemosine:<br />

mons. Ciceri <strong>di</strong>ce che arrivavano a circa 200 lire, messe insieme<br />

il giorno <strong>di</strong> san Giuseppe e con la questua, che si faceva nelle pievi <strong>di</strong><br />

<strong>Uggiate</strong>, Balerna e Fino, ed anche in quelle <strong>di</strong> Zezio e <strong>di</strong> Riva. Infatti<br />

alla cappella maggiore si stavano aggiungendo le cappelle laterali con i<br />

relativi altari, ma le cose andavano molto a rilento.<br />

La descrizione contestuale alle <strong>di</strong>sposizioni impartite da mons. Ciceri<br />

permette <strong>di</strong> fare il punto della situazione: «L’altare maggiore è da restringere<br />

accettabilmente, ossia dev’essere un po’ più largo della pietra<br />

sacra mobile; ma la mensa va coperta con tavole <strong>di</strong> legno». Dopo aver<br />

descritto la tela dell’icona, e or<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> apporre la porta al tabernacolo<br />

per potervi mettere la pisside per la <strong>di</strong>stribuzione della comunione ai fedeli<br />

il giorno <strong>di</strong> san Giuseppe, e dopo averci informato che all’altare<br />

maggiore si celebrava la messa tutte le feste dal canonico Francesco Maria<br />

Clerici <strong>di</strong> <strong>Uggiate</strong>, stipen<strong>di</strong>ato per questo dai sindaci della chiesa, gli<br />

atti passano a descrivere il resto della chiesa.<br />

«C’è un altro altare a destra rispetto all’ingresso della chiesa in una<br />

cappella imbiancata, ma con gli spazi lasciati finora al rustico da stabilire,<br />

per le pitture e per l’icona che è ancora da <strong>di</strong>pingere in fronte e da<br />

mettervi la cornice (…).»<br />

«Entrambe le cappelle sono chiuse da un recinto <strong>di</strong> legno ma nudo,<br />

accettabile tuttavia finché non ci saranno i mezzi necessari».<br />

«C’è un’altra cappella per contro alla precedente, sotto l’arcata della<br />

volta ma senza altare, ancora al rustico, da stabilire e da imbiancare».<br />

«Questa chiesa è tutta qui, non avendo né volta né muri alzati a formare<br />

il corpo della chiesa in base al <strong>di</strong>segno e alla proporzione delle<br />

cappelle. Lo spazio interme<strong>di</strong>o tra queste è coperto da un semplice tetto e

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