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Sulla soglia del mondo. L'altrove dell'Occidente - Studi culturali e ...

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SULLA SOGLIA 221<br />

getto”: qui, nella carne, la mia identità (sessuale, di genere, etnica<br />

e sociale) è collocata, mobilizzata, disciplinata, ma anche superata<br />

1 . In risposta al mio essere che è in debito ma irriducibile a<br />

quelle categorie individuali, questo “io” storico si costituisce nell’ambito<br />

dei limiti che mi configurano ma non mi riducono in catene.<br />

In questa proposta non esiste una soggettività o un universalismo<br />

nuovo e “migliore”, bensì esiste l’intersezione di quel desiderio<br />

di interezza, di completezza mediante la messa in discussione<br />

<strong>del</strong>la dimora, mediante l’istanza in cui lo spazio, le istituzioni e<br />

i linguaggi vengono tradotti e in-corporati in un corpo particolare<br />

e un luogo precario.<br />

Quanto detto mi getta in un altro spazio: né “originale” né<br />

imitativo. Non esiste alcun punto stabile in cui trova ospitalità il<br />

significato, bensì soltanto un transito in cui i miei punti di arrivo<br />

impostati e agognati sono soggetti a uguali interrogativi.<br />

Criticare la grande disparità tra l’Europa e il resto <strong>del</strong> <strong>mondo</strong> non significa<br />

semplicemente decostruire l’Europa come origine o semplicemente<br />

ripristinare quell’origine che è l’altro <strong>del</strong>l’Europa, ma uno<br />

smantellamento accurato sia <strong>del</strong> concetto di origine che <strong>del</strong> concetto<br />

di alterità come lo conosciamo noi oggi (Chow 1995, p. 194).<br />

Rey Chow prosegue (p. 195):<br />

In altre parole, la traduzione culturale genuina è possibile unicamente<br />

quando ci spostiamo al di là dei cambiamenti apparentemente<br />

infiniti ma effettivamente riduttivi, cambiamenti dei due<br />

termini (Oriente e Occidente, originale e traduzione) e invece li<br />

vediamo entrambi come protagonisti pieni, materiali, e con ogni<br />

probabilità ugualmente corrotti, ugualmente decadenti <strong>del</strong>la cultura<br />

mondiale contemporanea.<br />

Mi ritrovo in un viaggio destinato a trascinarmi lontano dalle<br />

latitudini <strong>del</strong> <strong>mondo</strong> contemporaneo, nonché verso il passato,<br />

verso le origini <strong>del</strong>la modernità occidentale, se non verso i miti<br />

che lo hanno segnato profondamente fin dal principio.<br />

1 Si tratta di una tematica che, sulla scia di Michel Foucault, ha prodotto i risultati<br />

maggiori in buona parte <strong>del</strong>la teoria femminista recente. Si vedano in particolare i lavori<br />

di Judith Butler.

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