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Sulla soglia del mondo. L'altrove dell'Occidente - Studi culturali e ...

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QUESTIONE DI STORIA 59<br />

questione resta insito nel ribadire che la conoscenza promana<br />

dalla narrazione in fieri <strong>del</strong> <strong>mondo</strong> che tenta di sanare le ferite<br />

<strong>del</strong>la memoria.<br />

Gli straordinari film di Chris Marker riflettono lungamente<br />

sulla tematica <strong>del</strong>la memoria (e dei suoi mezzi). Nel film Sans<br />

Soleil, dice:<br />

Chi l’ha detto che il tempo rimargina tutte le ferite? Meglio sarebbe<br />

dire che il tempo guarisce tutto, tranne le ferite. Col tempo, il dolore<br />

<strong>del</strong>la separazione perde i suoi limiti reali, col tempo il corpo desiderato<br />

scompare repentinamente, e se il corpo desiderato ha già cessato<br />

di esistere per l’altro, allora non rimane che una ferita, disincarnata.<br />

Nel medesimo film, una cornice apparentemente unitaria, una<br />

serie di storie, di immagini, tenute assieme in un flusso temporaneo<br />

e uditivo, registrano l’impossibilità di ricondurre tutto alla<br />

comprensione comune. Vestigia di storie, miti e memorie trasformano<br />

la storia in iscrizioni, la storia in una ri-scrittura. Chi scrive<br />

di chi in questo spazio condiviso che abbraccia vari luoghi e tempi?<br />

Chi guarda chi, allorché lo sguardo viene restituito e il privilegio<br />

<strong>del</strong>la macchina fotografica di immortalare la vita, il “fatto”,<br />

viene messo in discussione? Nelle sequenze visive che si riscontrano<br />

passando dall’Islanda a Tokyo, alla Guinea-Bissau, al<br />

Sahel, a Hokkaido, a Okinawa e all’Île-de-France, dov’è che si fa<br />

la storia, e chi, nel connubio tra politico e prosaico, fa la storia?<br />

Le inquadrature di attesa e spiegazione vengono interrotte da<br />

“cose che accelerano il battito cardiaco”. Si tratta di storie che<br />

entrano ed escono con moto ondivago dalle narrazioni ufficiali,<br />

disturbando la loro logica. In questa narrazione temporale, <strong>del</strong>la<br />

storia emerge una ferita aperta nelle nostre vite, che propone un<br />

linguaggio che scaturisce dall’incertezza: la poesia.<br />

I limiti <strong>del</strong>la politica e la poetica dei limiti<br />

Contestare l’ideologia umanista secondo cui il <strong>mondo</strong>, per<br />

quanto sregolato e turbolento, è soggetto in ultima analisi a<br />

un’unica ragione, per molti equivale ad abbandonare la propria<br />

casa. Se la politica rappresenta la volontà di costruire e ottenere

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