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LO SFRUTTAMENTO DEL MARCHIO IN COMUNIONE E ALL ...

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4.10 I marchi del gruppo<br />

Ho finora parlato di “marchio di gruppo”, ma è da ricordare che i grandi<br />

gruppi di imprese, per differenziare la loro produzione, le linee dei loro<br />

prodotti, sono spesso titolari di più “marchi di gruppo,” magari<br />

caratterizzati da elementi in comune, quali ad esempio la grafica, i colori,<br />

il prefisso, il suffisso. Per fare un esempio di “marchi di gruppo”<br />

caratterizzati da elementi comuni, si possono ricordare alcuni di quelli<br />

che sono nella titolarità di Max Mara Fashion Group s.r.l. (società<br />

holding del gruppo) e, proprio per dare rilievo agli elementi grafici che li<br />

accomunano, li riporto nella grafica originale<br />

Ad avviso di chi scrive, il problema legato ai marchi di gruppo è il<br />

seguente: il consumatore medio, poco attento ai segni che fanno<br />

presumere l‟origine comune dei diversi marchi (nel nostro esempio la<br />

parola “max” usata come prefisso, come suffisso, da sola e la<br />

somiglianza tra Mara e Marella), potrebbe ritenere che un marchio sia<br />

imitazione di un altro o, al contrario, egli, di fronte a due marchi<br />

individuali d‟impresa di cui uno sia uguale o simile all‟altro e utilizzato<br />

per prodotti uguali o affini, potrebbe pensare che entrambi siano marchi<br />

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