LO SFRUTTAMENTO DEL MARCHIO IN COMUNIONE E ALL ...
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3.2 La comunione di diritto d’autore<br />
L‟opera dell‟ingegno può costituire il frutto della collaborazione creativa<br />
di più autori anziché di uno solo e, a seconda della o delle categorie di<br />
opere coinvolte, della presenza o assenza di accordi tra i collaboratori o<br />
di un coordinatore dei lavori, è possibile distinguere diverse tipologie di<br />
opere complesse: opere in comunione, opere composte e opere collettive.<br />
Nelle cd. opere in comunione, “la concorrenza di più autori concerne la<br />
stessa creazione, sì che il contributo di ciascun creatore è obiettivamente<br />
inscindibile da quello dell‟altro; sì che non può separarsi nell‟opera la<br />
parte dell‟uno e la parte dell‟altro.” 222 I rapporti tra i diversi coautori<br />
sono disciplinati dall‟art. 10 l. aut. che rinvia alla comunione civilistica.<br />
Nelle opere composte, invece, “il concorso dei vari autori concerne parti<br />
autonome a loro volta considerabili come opere dell‟ingegno ancorché<br />
concorrenti poi a loro volta in un‟ opera dell‟ingegno (ché anzi non è<br />
allora escluso che poi una singola parte sia frutto di più autori e così<br />
oggetto di comunione, verificandosi nei suoi confronti l‟ipotesi<br />
precedente) definibile come unica data un‟ unità di funzione e vuoi che le<br />
parti appartengano ad uno stesso genere - come avviene per i vari capitoli<br />
di un romanzo o di un manuale -vuoi che appartengano ad un genere<br />
diverso- come per le parole e per l‟accompagnamento musicale. Potrà<br />
allora distinguersi l‟opera che diremo complessa dalle singole sue parti e<br />
può anzi aversi un‟utilizzazione o circolazione simultanea vuoi<br />
dell‟opera complessa vuoi delle singole parti isolate che a loro volta<br />
rappresentano opere dell‟ingegno non concorrendo – come invece<br />
nell‟ipotesi precedente- in un tutto inscindibile” 223 . Esempi di opere<br />
composte da contributi di generi artistici diversi, che sono quindi non<br />
solo distinguibili, ma anche utilizzabili separatamente, sono: le opere<br />
liriche, le operette, le composizioni musicali con parole (melologhi e<br />
222<br />
ASCARELLI, Teoria della concorrenza e dei beni immateriali,Milano, 1960, p. 773<br />
223<br />
ASCARELLI, op. cit., pp. 773,774<br />
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