indagine conoscitiva - Corriere delle comunicazioni
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Dalle informazioni disponibili è emerso che la televisione presenta un GRP 181 più elevato rispetto<br />
agli altri media, il che induce gli inserzionisti a privilegiare tale mezzo. Parimenti, l’inserimento di<br />
pubblicità sul mezzo televisivo può essere fatto in molti modi in modo da soddisfare le diverse<br />
esigenze (spot, minispot, sponsorhip, telepromozioni, televendite, etc.), non sempre percorribili su<br />
altri mezzi. Inoltre, le ricerche di mercato e le analisi di settore hanno mostrato come la pubblicità<br />
diffusa sul mezzo televisivo abbia una particolare efficacia, in termini di idoneità a determinare un<br />
incremento <strong>delle</strong> vendite di un prodotto.<br />
Peraltro, la televisione è risultato, inoltre, l’unico mezzo che riesce a mantenere costante il livello<br />
dei prezzi per gli spazi pubblicitari, anche in periodi di crisi, a fronte degli altri mezzi che hanno<br />
maggiormente risentito dell’andamento del settore e hanno dovuto ridurre considerevolmente i<br />
prezzi <strong>delle</strong> inserzioni 182 .<br />
Dai dati acquisiti emerge, con riferimento alla domanda di inserzioni pubblicitarie, che la<br />
ripartizione <strong>delle</strong> aziende per classi di investimento, calcolata nel 2010, mostra che le prime 14<br />
aziende che investono sul mezzo televisivo, su un totale di 1.523 soggetti, rappresentano circa il<br />
27% circa degli investimenti complessivi, mentre le prime 53 realizzano oltre il 50% (cfr. Tabella<br />
4.3). I maggiori investimenti sono dedicati alla promozione di prodotti di largo consumo, i cui target<br />
di riferimento (ad es. casalinghe) sono infatti largamente esposti al mezzo televisivo.<br />
Anche l’analisi del versante degli inserzionisti consente di confermare i caratteri peculiari della<br />
televisione rispetto agli altri mezzi trasmissivi. Infatti, il fatto che la televisione rappresenti il mezzo<br />
più seguito dagli utenti finali, indipendentemente dal profilo socio-demografico e culturale di<br />
appartenenza, così come dal titolo di studio posseduto, condiziona le caratteristiche dei soggetti che<br />
richiedono spazi pubblicitari.<br />
Come affermato in precedenza, dal lato della domanda, il grado di sostituibilità dei diversi mezzi di<br />
comunicazione è condizionato dalla penetrazione dei media nelle famiglie, che incide sia sul<br />
numero di contatti realizzati che sul target di soggetti raggiunti.<br />
Ciò influenza inevitabilmente la ripartizione <strong>delle</strong> risorse pubblicitarie tra mezzi, che vede la<br />
televisione con la quota decisamente più elevata. Gli inserzionisti che investono nel mezzo<br />
presentano, inoltre, caratteristiche peculiari: sono in un numero più limitato, ma investono budget<br />
più cospicui. Nel 2010, circa l’80% degli investimenti <strong>delle</strong> prime 50 aziende, in termini di budget<br />
pubblicitario, è stato destinato alla televisione (cfr. Tabella 4.3).<br />
Passando all’esame della ripartizione degli investimenti realizzati per settore economico, si rileva<br />
come le prime 5 aree merceologiche in termini di spesa sostenuta per l’acquisto di spazi pubblicitari<br />
nella televisione siano: gli alimentari (con una spesa pari al 20,7% sul totale televisione),<br />
l’automobilistico (11,6%), le tele<strong>comunicazioni</strong> (12,3%), le bevande e gli alcolici (7,3%) e i<br />
prodotti di toilette (6,4%) 183 . Pertanto, gli inserzionisti che utilizzano la televisione per veicolare le<br />
proprie campagne pubblicitarie sono in media imprese di ampie dimensioni che operano<br />
prevalentemente in settori di largo consumo. Tale dato trova origine nel fatto che i prodotti di largo<br />
181 Il GRP è un indicatore della pressione pubblicitaria che si ottiene moltiplicando il numero di contatti raggiunti da un<br />
mezzo per la frequenza degli stessi. In questo modo, si misura la frequenza e il tasso di esposizione ad un media. Nella<br />
televisione, tale indicatore assume particolare importanza rispetto all’uso del solo tasso di penetrazione, in quanto il<br />
GRP della televisione è quindi di gran lunga più elevato di quello degli altri media. (Cfr. Capitolo 2, Box. 1.2)<br />
182 Verbale di audizione di UPA, cit, p. 8. L’analisi dei risultati dell’<strong>indagine</strong> periodica condotta da UPA ha confermato<br />
che il mezzo dal quale non si può prescindere è la televisione, laddove il cliente presenta una disponibilità di<br />
investimento economico adeguata, ma ad essa si stanno aggiungendo altri strumenti di comunicazione che stanno<br />
acquisendo sempre maggiore rilevo (come internet). Inoltre, fra le funzioni svolte da UPA si sottolinea quella connessa<br />
alla stipulazione di accordi con le emittenti volti a definire, al di là del rispetto dei limiti di affollamento pubblicitario, la<br />
diffusione di un numero massimo di spot ad ogni interruzione pubblicitaria. Tale previsione garantisce l’efficacia del<br />
singolo spot.<br />
183 UPA, Pubblicità in Cifre, 2010.<br />
Allegato A alla Delibera n. 551/12/CONS 128