indagine conoscitiva - Corriere delle comunicazioni
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Tabella 6.2 – Tipologia di investitori per attività del below the line per settore merceologico di<br />
provenienza<br />
Promozioni<br />
Direct<br />
marketing<br />
Allegato A alla Delibera n. 551/12/CONS 224<br />
Web<br />
marketing<br />
Eventi<br />
Pubbliche<br />
relazioni<br />
Sponsor.<br />
Industria 8,9% 8,6% 16,5% 19,4% 13,8% 17,8%<br />
Costruzioni 13,6% 9,0% 8,5% 5,8% 4,5% 10,0%<br />
Auto 3,7% 13,0% 8,6% 9,8% 5,7% 11,7%<br />
Commercio 30,7% 20,4% 12,5% 18,9% 8,0% 21,8%<br />
Trasporto 0,1% 1,9% 0,4% 3,1% 0,6% 2,5%<br />
Alberghi, bar, ristorazione 9,6% 7,2% 14,1% 8,6% 14,8% 11,6%<br />
Finanza 2,3% 13,3% 14,7% 8,5% 24,7% 8,9%<br />
Attività professionali 7,6% 8,5% 7,7% 6,5% 8,4% 4,8%<br />
Viaggi/Turismo 6,7% 4,5% 7,0% 4,9% 12,1% 3,7%<br />
Sanità 3,4% 5,0% 5,1% 1,9% 1,4% 2,6%<br />
Intrattenimento 13,3% 8,5% 5,0% 12,5% 6,1% 4,5%<br />
TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%<br />
Fonte: elaborazioni su <strong>indagine</strong> di mercato GfK Eurisko<br />
Analisi dell’offerta<br />
Dal lato dell’offerta, gli operatori attivi nel settore below the line non sono generalmente presenti<br />
sui mezzi di comunicazione tradizionali, né offrono spazi pubblicitari sui medesimi.<br />
Come descritto nel Capitolo 1 (cfr. §1.2.2), nell’ambito dei mezzi di comunicazione di massa,<br />
l’offerta di spazi pubblicitari è accentrata in capo agli editori che a tal fine possono anche avvalersi<br />
di società specializzate, come le concessionarie di pubblicità. Diversamente, nel below the line, si<br />
registra la presenza di una pluralità di agenzie di comunicazione e altri operatori di settore, tra loro<br />
estremamente variegati (quali la distribuzione organizzata o gli operatori postali), appartenenti tanto<br />
a gruppi internazionali, quanto a piccole imprese specializzate in particolari attività comunicative di<br />
rilievo locale (come l’organizzazione di eventi). Può accadere inoltre che il soggetto attivo nel<br />
marketing relazionale sia lo stesso inserzionista, ossia che le attività siano organizzate e finanziate<br />
all’interno della medesima impresa o gruppo (è il caso dei grandi investitori), con la corrispondente<br />
difficoltà di procedere ad un’attendibile e specifica valorizzazione economica.<br />
Un ulteriore elemento atto a distinguere le <strong>comunicazioni</strong> below the line dagli altri settori<br />
tradizionali è rappresentato dalla specifica articolazione della filiera produttiva. Come visto nel<br />
Capitolo 2, i centri media svolgono un’importante attività di intermediazione nella vendita di spazi<br />
pubblicitari sui mezzi di comunicazione, curando, oltre all’acquisto vero e proprio dello spazio, una<br />
serie di attività ad esso correlate, quali la programmazione e pianificazione <strong>delle</strong> campagne<br />
pubblicitarie, nonché un’attività di controllo successivo alla campagna. Nell’ambito <strong>delle</strong><br />
<strong>comunicazioni</strong> below the line, invece, si riscontra un rapporto più diretto tra le imprese che<br />
richiedono attività di marketing e i fornitori di servizi, senza soggetti intermediari, che può<br />
ulteriormente semplificarsi nei casi in cui lo stesso soggetto inserzionista provveda con proprie<br />
risorse interne allo svolgimento <strong>delle</strong> attività promozionali.<br />
La differente catena del valore si riflette sul prezzo fissato dal mercato per i servizi di marketing di<br />
relazione, per i quali, non essendoci intermediazione, si riscontra unicamente la remunerazione da<br />
parte dell’inserzionista al fornitore per il servizio prestato, tipica dei mercati ad un solo versante.