indagine conoscitiva - Corriere delle comunicazioni
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A ciò si aggiunga la presenza di una serie condotte praticate da Google che sono state, o sono<br />
tuttora, oggetto di scrutinio da parte di Autorità antitrust in tutto il mondo 391 . In particolare, in Italia,<br />
l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha reso obbligatori una serie di impegni<br />
presentati da Google volti a rimuovere le preoccupazioni concorrenziali relative in particolare alla<br />
trasparenza e alla verificabilità <strong>delle</strong> condizioni economiche stabilite dalla società per l’accesso al<br />
citato programma AdSense 392 .<br />
In conclusione, si può ritenere che il mercato pubblicitario on line presenti caratteristiche di elevata<br />
concentrazione e di criticità concorrenziale, anche alla luce <strong>delle</strong> numerose pratiche adottate sul<br />
mercato dall’operatore leader (Google).<br />
Tuttavia, occorre riconoscere il carattere innovativo e volatile del mercato che negli anni scorsi ha<br />
dato prova di apertura a nuovi soggetti, oltre che essere una importante fonte per il pluralismo<br />
dell’informazione. La futura affermazione di nuovi soggetti (quali Facebook in particolare) è<br />
probabilmente destinata a scardinare le posizione pregresse. Occorre tuttavia monitorare<br />
attentamente l’evoluzione del mercato nazionale della pubblicità on line (e del segmento del search<br />
in particolare) al fine di evitare il realizzarsi di comportamenti che determinino l’innalzamento di<br />
elevate barriere all’ingresso e ne minimo pertanto il corretto ed efficiente funzionamento.<br />
5.5 Conclusioni<br />
Pur trattandosi di un mercato ancora in evoluzione, contraddistinto da una rilevanza economica<br />
ancora limitata in Italia (il fatturato è inferiore a quello della televisione e stampa), è indubbia la<br />
crescente rilevanza di internet quale comparto pubblicitario, sia sotto il profilo concorrenziale sia<br />
sotto il profilo del pluralismo dell’informazione.<br />
Sotto il profilo dell’informazione, si riscontra un’audience media giornaliera in forte aumento.<br />
L’audience della rete è sempre maggiore, determinando fenomeni di frammentazione degli ascolti<br />
(rispetto ad esempio ad un media come la televisione generalista), e di profilazione degli utenti.<br />
Nonostante l’estrema varietà e polverizzazione di internet, il mercato pubblicitario on line è<br />
connotato da una elevata e strutturale concentrazione. L’esistenza e quindi lo sfruttamento di<br />
significative esternalità di rete (si pensi al caso dei social network in cui l’utilità di un utente deriva<br />
direttamente da quanti altri utenti sono iscritti al network), di rilevanti risparmi nei costi di<br />
transazione dovuti all’aggregazione della domanda e dell’offerta (si pensi al caso dei citati<br />
programmi di intermediazione pubblicitaria automatica), di vantaggi informativi legati alla<br />
profilazione degli utenti (si pensi al caso dei motori di ricerca), nonché di economie di scala (per<br />
elevati costi fissi e affondati) e di varietà (attraverso il bundle di numerosi servizi web, dalla ricerca<br />
alle mappe, fino ad arrivare ai servizi di comunicazione pura - messaggistica, email e telefonate),<br />
sono tutti elementi che conducono all’affermarsi di posizione di potere di mercato.<br />
Peraltro, la rete ha una capacità virale di diffusione, che si traduce in un’incredibile velocità<br />
nell’ingresso e nell’affermazione di nuovi siti e servizi, causando, da un lato, una marcata vivacità<br />
industriale, dall’altro, l’evoluzione verso un mercato caratterizzato dalla presenza di pochi operatori<br />
di grandi dimensioni ed una miriade di società di minori dimensioni. Lo scorso decennio è stato<br />
caratterizzato dall’affermazione dei motori di ricerca, con la leadership prima di Yahoo!, scalzata<br />
poi da Google (partito nel 1997 e leader di mercato già nel 2004), che è attualmente l’operatore<br />
dotato di maggior potere di mercato nel web, tanto che in Italia ha assunto una posizione di<br />
leadership nel versante pubblicitario di internet. Come ampiamente rappresentato in questo<br />
391 Oltre ai citati casi italiano e francese, la Commissione europea, a fine 2010, ha avviato un’investigazione nei<br />
confronti di Google per violazioni antitrust nel segmento search. Altri casi risultano essere aperti in Germania, Sud<br />
Corea, e negli USA.<br />
392 Cfr. Agcm, A420 – FIEG/Google, cit.<br />
Allegato A alla Delibera n. 551/12/CONS 215