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indagine conoscitiva - Corriere delle comunicazioni

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Alla luce di queste quote, il mercato presenta un indice di concentrazione (Herfindahl Hirschman<br />

Index - HHI), assai elevato, collocandosi oltre la soglia critica di 2.500 punti, ed in particolare ad un<br />

valore, sempre nel 2010, pari a 2.585.<br />

Sulla base dell’attuale struttura ed, in particolare, della quota detenuta e della distanza dagli altri<br />

operatori, WPP appare detenere una posizione di assoluta leadeship nel mercato nazionale<br />

dell’intermediazione pubblicitaria. In questo senso, anche la ripartizione dell’amministrato tra i vari<br />

mezzi (v. Tab. 2.3) evidenzia come la quota di WPP sia piuttosto omogenea, non scendendo mai al di<br />

sotto del 40%.<br />

Tabella 2.3 - Amministrato dei centri media suddiviso per mezzo, quote di mercato (2010, %)<br />

Centro media<br />

Amministrato<br />

totale (%)<br />

Allegato A alla Delibera n. 551/12/CONS 61<br />

Ripartizione per mezzo (%)<br />

Quotidiani Periodici Televisione Radio Internet Altro<br />

WPP [40-60]% [40-60]% [40-60]% [40-60]% [40-60]% [40-60]% [40-60]%<br />

Aegis [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [20-40]% [0-20]%<br />

Publicis [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [20-40]%<br />

Omnicom [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [20-40]%<br />

Armando Testa [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [20-40]%<br />

Interpublic [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [20-40]%<br />

Havas [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [20-40]%<br />

Altri operatori [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [0-20]% [20-40]%<br />

Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100%<br />

Fonte: elaborazioni Agcom su dati aziendali.<br />

Tale evidenza appare confermata da una serie di considerazioni aggiuntive. In primo luogo, secondo<br />

la rilevazione Recma, WPP è il primo operatore mondiale con una quota complessiva superiore al<br />

30% (ed una differenza di circa 10 punti rispetto al secondo gruppo internazionale: Publicis). Al<br />

riguardo, secondo l’analisi svolta nel corso dell’<strong>indagine</strong>, con l’acquisizione di informazioni dagli<br />

operatori e dalle Autorità di settore dei principali mercati pubblicitari (USA, Regno Unito, Germania,<br />

Francia, e Spagna), WPP è risultato essere il primo centro media nel Regno Unito e in Germania ed il<br />

secondo negli Stati Uniti. Tale posizione di leadership mondiale conferisce al gruppo, molto più che<br />

agli altri centri media il cui ruolo è meno rilevante e la cui presenza è localizzata in alcune aree, la<br />

possibilità di acquisire quei clienti internazionali che necessitano di una consulenza globale oltre che<br />

legata al singolo contesto nazionale 91 . Dall’<strong>indagine</strong> è infatti emerso che se le specifiche pattuizioni<br />

di buying tra inserzionisti e centri media sono senz’altro legate al contesto nazionale, esse possono<br />

altresì rientrare in accordi di portata più ampia siglati a livello internazionale.<br />

In secondo luogo, WPP presenta un elevato grado di integrazione, a valle e a monte, detenendo<br />

partecipazioni di controllo in importanti società attive nei mercati collegati, quali i servizi di<br />

marketing <strong>delle</strong> <strong>comunicazioni</strong> (agenzie di pubblicità, consulenza, pianificazione, controllo), il below<br />

the line (eventi, sponsorizzazioni, relazioni pubbliche, promozione del brand ricerche di mercato) e<br />

la rilevazione <strong>delle</strong> audience dei mezzi di comunicazione (v. § 2.3.2). In questo senso, il gruppo può<br />

sfruttare la propria amplissima gamma di offerta per acquisire un sempre maggior numero di clienti,<br />

oltre che far leva su posizioni di forza nei mercati collegati (cd. effetto leverage).<br />

91 In tal senso, il centro media indipendente Media Italia ha rilevato “[…] di non prendere generalmente parte alle gare<br />

per l’assegnazione di budget pubblicitari data la natura internazionale <strong>delle</strong> stesse” (cfr. Verbale di audizione della<br />

società Media Italia del 10 marzo 2011). Tale fatto è stato confermato anche da altri centri media di minori dimensioni.

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