indagine conoscitiva - Corriere delle comunicazioni
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dei centri media), non sarebbe idonea ad alterare le conclusioni raggiunte nel prosieguo dell’analisi,<br />
in quanto comporterebbe meramente l’espunzione di una piccola parte degli amministrati dei centri<br />
media, ossia quella riferita ad internet, che rappresenta una quota minoritaria del totale del<br />
comparto.<br />
b) Il mercato geografico<br />
Una volta identificato il mercato del prodotto/servizio rilevante, si procede alla definizione della<br />
dimensione geografica del mercato, ovvero dell’area in cui i soggetti interessati sono attivi dal lato<br />
dell’offerta e da quello della domanda dei prodotti/servizi in questione, in cui le condizioni della<br />
concorrenza sono simili o sufficientemente omogenee e che può essere distinta dalle aree adiacenti,<br />
in cui le condizioni prevalenti della concorrenza sono sostanzialmente diverse.<br />
Dal lato dalla domanda di servizi di intermediazione pubblicitaria, nonostante la presenza di alcuni<br />
clienti multinazionali che optano per una strategia di comunicazione globale, permane la<br />
componente nazionale nell’ambito della fornitura dei suddetti servizi. Infatti, anche per i clienti che<br />
realizzano attività pubblicitarie di portata internazionale, le campagne pubblicitarie, ed i relativi<br />
servizi di intermediazione, presentano specificità nazionali di tipo sociale (vincoli linguistici),<br />
normativo (leggi, regolamenti, autorizzazioni, permessi, ecc..) e di mercato (assetti dei diversi<br />
mezzi di comunicazione).<br />
Allo stesso modo, dal lato dell’offerta, i centri media necessitano di un contatto diretto con la realtà<br />
di un determinato territorio, funzionale ad acquisire le conoscenze e le esperienze adeguate alla<br />
comprensione <strong>delle</strong> caratteristiche dei mezzi di comunicazione ivi presenti, <strong>delle</strong> preferenze degli<br />
inserzionisti “locali” e del contesto di riferimento legislativo, economico e regolamentare. A tale<br />
scopo, anche i centri media facenti capo a gruppi internazionali sono organizzati sul territorio<br />
italiano attraverso proprie società, divisioni e/o filiali.<br />
Sempre in tale prospettiva, si osserva che, ai fini della negoziazione e acquisto di spazi pubblicitari<br />
sui diversi mezzi, i centri media si interfacciano con concessionarie che si occupano della vendita di<br />
spazi pubblicitari su mezzi a diffusione nazionale. Non è esclusa, tuttavia, la possibilità di<br />
interazione con concessionarie che vendono la pubblicità di mezzi con una diffusione persino più<br />
limitata (territorio locale, regionale o pluriregionale) ma comunque nell’ambito di campagne<br />
pubblicitarie nazionali non riscontrandosi, pertanto, specificità dell’offerta del centro media in<br />
ambiti più limitati rispetto a quello nazionale.<br />
Alla luce <strong>delle</strong> considerazioni che precedono, si conferma, pertanto, l’orientamento dei precedenti<br />
comunitari e nazionali che circoscrivono l’ambito di riferimento geografico dei servizi di<br />
intermediazione pubblicitaria al territorio nazionale 76 .<br />
76 Cfr. caso COMP/M.3209 - WPP/Cordiant, cit.; COMP/M.2601 WPP/Tempus, cit.; caso n. IV/M.1529 - Havas<br />
Advertising/Media Planning, cit.; caso COMP/M.2000 - WPP Group/Young & Rubicam, cit.; caso COMP/M.2415 -<br />
Interpublic/True North, cit.; caso COMP/M.2558 Havas/Tempus, cit.; caso COMP/M.3579 - WPP/Grey, cit.; caso<br />
Agcm, IC23 - Indagine <strong>conoscitiva</strong> sul settore televisivo: la raccolta pubblicitaria, cit.<br />
Allegato A alla Delibera n. 551/12/CONS 52