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indagine conoscitiva - Corriere delle comunicazioni

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) Analisi della domanda<br />

Dal lato della domanda degli inserzionisti di pubblicità, si osserva che, in ragione <strong>delle</strong><br />

caratteristiche e dell’uso cui sono destinate, l’investimento in attività di marketing di relazione non<br />

rappresenta un prodotto sostituibile con le inserzioni pubblicitarie acquistate sui diversi mezzi di<br />

comunicazione. Ciò è stato ripetutamente riconosciuto da tutte le Autorità mondiali 112 .<br />

Gli inserzionisti di pubblicità domandano spazi pubblicitari direttamente o indirettamente<br />

(attraverso il centro media) al proprietario e /o concessionario del mezzo di comunicazione con<br />

l’obiettivo di promuovere i propri prodotti o servizi ottenendo in cambio del corrispettivo pagato un<br />

numero di contatti pubblicitari realizzati dal mezzo. I mezzi di comunicazione possono essere<br />

osservati infatti come sistemi a due versanti (cfr. § 1.2.1) caratterizzati dalla presenza di una<br />

piattaforma gestita dall’editore che rappresenta un luogo di incontro o collegamento fra due gruppi<br />

di utenti - i fruitori dei contenuti e potenziali consumatori, da un lato, e gli inserzionisti di<br />

pubblicità, dall’altro - che consente loro di ottimizzare le transazioni reciproche, minimizzando i<br />

costi di transazione nonché di soddisfare le rispettive esigenze. In altri termini, attraverso il canale<br />

televisivo, il prodotto editoriale, il sito internet o il cartellone pubblicitario, l’editore è in grado di<br />

soddisfare sia la domanda di intrattenimento dell’utente finale che fruisce del mezzo - pagando o<br />

meno un corrispettivo - sia la domanda dell’inserzionista di entrare in relazione con un determinato<br />

numero (contatti) e una particolare tipologia (target) di potenziali consumatori.<br />

In tali settori, la presenza di esternalità di rete incrociate positive o negative derivanti dall’adesione<br />

alla piattaforma da parte degli utenti del primo lato del mercato sugli agenti del secondo, condiziona<br />

la struttura dei prezzi che si forma in entrambi i versanti. L’intensità <strong>delle</strong> esternalità prodotte dal<br />

primo gruppo di agenti può indurre il gestore della piattaforma a praticare prezzi nulli ossia al di<br />

sotto dei costi in tale versante, sussidiando i servizi prestati attraverso i ricavi realizzati nell’altro<br />

lato del mercato. In tale caso, il gestore della piattaforma internalizza le esternalità di rete di cui<br />

beneficiano gli utenti del secondo versante praticando a costoro dei prezzi positivi in grado di<br />

finanziare la piattaforma e di massimizzare il profitto.<br />

Diversamente, per le attività di marketing di relazione non si riscontra l’esistenza di alcuna<br />

piattaforma di comunicazione che consente la gestione <strong>delle</strong> transazioni fra i consumatori e gli<br />

inserzionisti di pubblicità. Siamo infatti in presenza di un mercato ad un solo versante, che segue<br />

uno schema classico di incontro fra domanda e offerta, nel quale l’impresa si rivolge direttamente<br />

all’agenzia dalla quale riceve il servizio 113 .<br />

Le attività appartenenti al below the line sono finalizzate, infatti, alla diffusione di contenuti al<br />

pubblico allo scopo di pubblicizzare un prodotto/servizio ovvero di instaurare un rapporto di fiducia<br />

con il consumatore finale oppure, ancora, in altri casi, si propongono di indurre una reazione<br />

immediata del consumatore alla sollecitazione ricevuta (es. direct marketing). Vi è poi una serie di<br />

attività volte, invece, alla promozione del marchio ovvero dell’immagine o identità dell’impresa<br />

presso il mercato (es. relazioni pubbliche). Al di là <strong>delle</strong> specificità della singola attività, le attività<br />

di marketing di relazione - a differenza della pubblicità classica - assolvono una funzione di<br />

carattere più generale e ampio consistente nel soddisfare l’esigenza di comunicazione commerciale<br />

dell’impresa ai propri clienti, alle imprese, alle istituzioni e, più in generale al mercato, attraverso<br />

varie forme fra di loro alternative. Le singole attività - a differenza della pubblicità sui mezzi di<br />

112 Fra i precedenti comunitari e nazionali sulla definizione merceologica e geografica <strong>delle</strong> attività del below the line, si<br />

rimanda ai seguenti casi della Commissione europea: COMP/M.3209 - WPP/Cordiant, cit.; COMP/M.2000 - WPP<br />

Group/Young & Rubicam, cit., COMP/M.3579 - WPP/Grey, cit.; COMP/M.2415 - Interpublic/True North, cit.; per un<br />

precedente nazionale v. Agcm, I734 - Guida remunerazione e tariffe 2009-2010 per operatori pubblicitari, cit., par. 11.<br />

113 In tal senso “La pubblicità classica e non classica hanno, altresì, filiere differenti. Se i soggetti che compongono la<br />

prima sono i clienti/inserzionisti, le agenzie/centri media e le concessionarie/proprietari dei mezzi, la filiera della<br />

pubblicità non classica non prevede il coinvolgimento dei proprietari dei mezzi, proprio in quanto i messaggi<br />

pubblicitari non classici non sono divulgati attraverso i mezzi di informazione”; cfr. verbale di audizione di UPA del 7<br />

ottobre 2010.<br />

Allegato A alla Delibera n. 551/12/CONS 75

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