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indagine conoscitiva - Corriere delle comunicazioni

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media) per gli spazi pubblicitari più pregiati o premium. Gli editori web piccoli o medio piccoli<br />

utilizzano, in modo quasi esclusivo, le piattaforme di intermediazione perché non dispongono di reti<br />

di vendita adeguate 73 .<br />

Con riferimento al formato del messaggio pubblicitario on line si è osservato, inoltre, che le<br />

piattaforme informatiche di intermediazione on line rappresentano un canale privilegiato per la<br />

compravendita della pubblicità di tipo search, mentre i centri media intermediano pubblicità non<br />

search, soprattutto di tipo premium.<br />

Pertanto, dal lato della domanda degli inserzionisti di pubblicità, in ragione <strong>delle</strong> differenti<br />

caratteristiche dei servizi offerti, nonché del diverso formato e tipologia di pubblicità on line, i<br />

servizi di intermediazione pubblicitaria offerti dai centri media sui diversi mezzi di comunicazione<br />

presentano caratteristiche differenti e scarsamente sostituibili rispetto a quelli offerti dalle<br />

piattaforme di intermediazione sul mezzo internet, anche a fronte di una duratura variazione dei<br />

prezzi relativi.<br />

Con riferimento alla struttura dell’offerta, si osserva che le piattaforme informatiche di<br />

intermediazione della pubblicità sul web non sono attive anche nei servizi di intermediazione<br />

pubblicitaria sui mezzi off line 74 . Viceversa, il valore economico del servizio prestato dal centro<br />

media dipende proprio dalla varietà di mezzi sui quali è in grado di offrire servizi di compravendita<br />

di spazi pubblicitari. Tutti i centri media attivi a livello nazionale offrono, salvo rare eccezioni,<br />

servizi di intermediazione pubblicitaria sia su mezzi classici, sia su internet per il cui svolgimento<br />

sono necessarie, come già evidenziato, competenze di natura tecnica connesse a capacità negoziali e<br />

di gestione di spazi pubblicitari su una pluralità di mezzi di comunicazione.<br />

Pertanto, in ragione della natura tecnica dei servizi e <strong>delle</strong> specifiche professionalità e competenze<br />

richieste, anche da un punto di vista dell’offerta, non sembra possibile per i gestori <strong>delle</strong> piattaforme<br />

informatiche di intermediazione on line offrire servizi di media buying su mezzi classici, a fronte di<br />

una variazione dei prezzi relativi, senza sostenere costi aggiuntivi e rischi eccessivi. Nella stessa<br />

direzione, la necessità di acquistare competenze tecniche specifiche, nonché di avvalersi di software<br />

e programmi funzionali alla gestione della piattaforma di intermediazione, rendono altrettanto<br />

oneroso e non privo di rischi anche per il centro media offrire i servizi di intermediazione attraverso<br />

ad exchanges o ad nework in risposta a piccole variazioni permanenti dei prezzi.<br />

In conclusione, sebbene ai fini della presente <strong>indagine</strong> <strong>conoscitiva</strong> non sia necessario giungere ad<br />

una definitiva individuazione del mercato rilevante, in ragione <strong>delle</strong> diverse caratteristiche e finalità<br />

d’uso dal lato della domanda e del grado di specializzazione richiesto agli operatori attivi dal lato<br />

dell’offerta, appare possibile individuare il mercato dei servizi di intermediazione pubblicitaria<br />

forniti dai centri media sui diversi mezzi di comunicazione (internet incluso). Per tale ragione, in<br />

questo capitolo si analizzeranno i volumi di spesa complessivamente amministrati dai centri media<br />

con riferimento a tutti i mezzi di comunicazione, sia classici, sia innovativi (internet) 75 .<br />

In ogni caso, vale evidenziare come una diversa individuazione del mercato del prodotto, con la<br />

distinzione tra intermediazione sui mezzi classici ed intermediazione on line (comprensiva di quella<br />

73 L’assenza di sostituibilità fra le piattaforme di intermediazione pubblicitaria on line e il canale diretto per la vendita<br />

degli spazi pubblicitari degli editori di siti web minori, nonché per la gestione di almeno parte dello spazio remnant<br />

degli editori on line maggiori rappresenta l’elemento principale su cui si fondano le motivazioni che hanno indotto la<br />

Commissione europea alla definizione di un distinto mercato dei servizi di intermediazione on line. Cfr. caso n.<br />

COMP/M.4731 – Google/DoubleClick, cit., parr.57 - 68.<br />

74 Sono stati riscontrati alcuni esempi di gruppi internazionali cui sono riconducibili i centri media che hanno proprie<br />

piattaforme di intermediazione on line, fra cui, WPP con la piattaforma di intermediazione 24/7 Real Media. Queste<br />

esperienze rappresentano casi isolati e tuttora di scarso rilievo sotto il profilo dello spazio intermediato. Al contrario, i<br />

gestori <strong>delle</strong> ad exchanges e ad network non sono attivi anche nel comparto dei servizi di intermediazione pubblicitaria<br />

sui mezzi classici.<br />

75 L’analisi degli investimenti pubblicitari veicolati attraverso le predette piattaforme informatiche on line sarà svolta<br />

nella seconda parte dell’<strong>indagine</strong> <strong>conoscitiva</strong>, nell’ambito dell’approfondimento sulla raccolta pubblicitaria on line.<br />

Allegato A alla Delibera n. 551/12/CONS 51

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