indagine conoscitiva - Corriere delle comunicazioni
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secondo luogo, con l’eccezione di un unico operatore (v. infra), le aziende attive nell’esterna non<br />
operano sugli altri mezzi di comunicazione; sono società specializzate nell’affissionale, che offrono<br />
al più alcuni servizi anche nel below the line.<br />
Stante le precedenti caratteristiche del settore, l’offerta di pubblicità esterna è caratterizzata da una<br />
forte differenziazione a livello locale, con la presenza di un considerevole numero di piccoli<br />
operatori, tra cui sono attivi anche i comuni stessi 315 .<br />
A livello nazionale operano quattro maggiori operatori - Clear Channel Italy Outdoor, IGP Decaux,<br />
CBS Outdoor, IPAS -, di cui (le prime) tre sono filiali di aziende multinazionali. Clear Channel<br />
appartiene al gruppo Clear Channel Media Holding, specializzato nel settore dell’intrattenimento e<br />
dell’“out of home”. In Italia il gruppo opera attraverso quattro società controllate, ed è attivo con<br />
filiali distribuite su tutto il territorio nazionale. È presente con il patrimonio più importante di<br />
impianti (circa 85.000), di cui circa 1.600 lungo tutta la rete autostradale. IGP Decaux è nata alla<br />
fine del 2001 dall’unione tra IGP (società leader nella pubblicità sui mezzi di trasporto controllata<br />
da RCS), e JCDecaux Comunicazione Esterna Italia, filiale del gruppo francese JCDecaux.<br />
Attualmente, RCS detiene una partecipazione di rilievo nella società. IGP Decaux è attiva su 106<br />
comuni italiani, nei maggiori aeroporti (6) e metropolitane (3) nazionali. Ha un’offerta composta da<br />
circa 65.000 impianti e 14.000 mezzi di trasporto. CBS Outdoor fa parte del gruppo statunitense<br />
CBS Corp., con sede a New York. Opera in Italia attraverso 9 sedi operative distribuite su tutto il<br />
territorio, ed ha una capacità produttiva rappresentata da oltre 15.000 impianti, con la presenza in<br />
alcuni importanti aeroporti, stazioni ferroviarie e metropolitane. Infine, IPAS (Impianti Pubblicitari<br />
Arredi Stradali) è una società nazionale, nata a Torino nel 1971, con lo scopo iniziale di realizzare<br />
ed installare pannelli pubblicitari su impianti di arredo urbano di pubblica utilità. Attualmente<br />
dispone di una rete affissionale composta da migliaia di impianti distribuiti su buona parte del<br />
territorio nazionale.<br />
La successiva Tabella 4.32 fornisce un quadro degli spazi affissionali rientranti in circuiti nazionali<br />
(in particolare, presenti nei comuni superiori a 30.000 abitanti o comunque capoluogo di provincia e<br />
nei comuni dell’hinterland dei 9 grandi capoluoghi italiani), così come censiti dalla società di<br />
rilevazione AudiOutdoor 316 . La Tabella fornisce in particolare la differente capacità produttiva dei<br />
comprensione o ridurne la visibilità o l’efficacia, ovvero arrecare disturbo visivo agli utenti della strada o distrarne<br />
l’attenzione. In ogni caso, la collocazione di cartelli e di altri mezzi pubblicitari lungo le strade o in vista di esse è<br />
soggetta ad autorizzazione da parte dell’ente proprietario della strada. Il comma 7 del medesimo articolo vieta qualsiasi<br />
forma di pubblicità lungo le autostrade e le strade extraurbane principali e relativi accessi. Su dette strade è consentita la<br />
pubblicità nelle aree di servizio o di parcheggio solo se autorizzata dall’ente proprietario e sempre che non sia visibile<br />
dalle strade medesime.<br />
314 Il D.Lgs. n. 507/93 prevede che la pubblicità esterna e le pubbliche affissioni (contenenti <strong>comunicazioni</strong> con finalità<br />
istituzionali, sociali o comunque prive di rilevanza economica) siano soggette, rispettivamente, ad un’imposta (imposta<br />
comunale sulla pubblicità), ovvero ad un diritto a favore del comune nel cui territorio sono effettuate. L’imposta sulla<br />
pubblicità deve essere corrisposta dai soggetti che dispongono a qualsiasi titolo del mezzo attraverso il quale il<br />
messaggio pubblicitario viene diffuso. Tale imposta è graduata in funzione <strong>delle</strong> dimensioni del comune e si determina<br />
in base alla superficie del mezzo pubblicitario, indipendentemente dal numero dei messaggi in esso contenuti. I<br />
proprietari dei mezzi attraverso i quali viene veicolata la pubblicità esterna sono soggetti, oltre che all’imposta<br />
comunale, anche ad un canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (comunali o provinciali). A seguito<br />
dell’entrata in vigore del D.Lgs. n. 446/97, è sorta la possibilità per i comuni di escludere l’applicazione, nel proprio<br />
territorio, dell’imposta comunale sulla pubblicità, sottoponendo le iniziative pubblicitarie che incidono sull’arredo<br />
urbano o sull’ambiente ad un regime autorizzatorio e assoggettandole al pagamento di un canone in base a tariffa (art.<br />
62 del D.Lgs. n. 446/97), già comprensivo del corrispettivo per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche.<br />
Si stima che i costi derivanti dalle imposte incidano per circa il 30-35% del fatturato totale <strong>delle</strong> aziende attive nella<br />
pubblicità esterna.<br />
315 Si stima che la quota parte di pubblicità esterna gestita direttamente dai comuni sia compresa tra il 10 e il 15% del<br />
suo valore complessivo, anche se tale valore è incerto ed in forte calo nel corso degli ultimi vent’anni.<br />
316 AudiOutdoor è una società costituita da UPA (che rappresenta le aziende industriali e di servizi che investono in<br />
pubblicità), AAPI (che rappresenta alcune fra le principali e più importanti imprese che operano nel settore della<br />
pubblicità esterna), ed ASSAP Servizi di AssoComunicazione (in rappresentanza <strong>delle</strong> agenzie di pubblicità e dei centri<br />
Allegato A alla Delibera n. 551/12/CONS 182