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indagine conoscitiva - Corriere delle comunicazioni

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con l’effetto che le dimensioni <strong>delle</strong> audience dei siti legati ai periodici hanno al momento una<br />

rilevanza più contenuta di quella dei quotidiani (cfr. Capitolo 5) 294 .<br />

Come rilevato sopra con riferimento all’editoria quotidiana, il prezzo degli spazi pubblicitari è la<br />

principale variabile su cui si fonda il confronto tra le società concessionarie di pubblicità e, anche<br />

nel mercato della raccolta pubblicitaria sui periodici, le dinamiche di formazione del prezzo vedono<br />

una rilevante distanza tra i listini ufficiali, talvolta del tutto assenti, e le tariffe concretamente<br />

praticate. Si tratta, invero, di una prassi diffusa nel settore e comune a tutte le concessionarie che<br />

incide in maniera rilevante sui prezzi di listino, potendo raggiungere percentuali elevate di sconto<br />

(80-90% rispetto ai prezzi di listino, ove esistenti) e, dunque, prezzi effettivi determinati al ribasso<br />

al netto degli sconti. Il diffuso utilizzo di pratiche scontistiche è inoltre spiegabile in base al<br />

tentativo di arginare la crescente riduzione degli investimenti pubblicitari, che ha specialmente<br />

caratterizzato l’editoria periodica.<br />

La negoziazione dello sconto si fonda in particolare sulla specifica relazione instaurata nel corso del<br />

tempo con il cliente, assumendo come base di partenza la percentuale definita nel precedente anno e<br />

tenendo conto di numerosi fattori, quali le variazioni medio tempore intervenute nei prezzi di<br />

listino, la dimensione del cliente e l’orizzonte temporale dell’investimento. Nel caso di nuovi<br />

clienti, può assumere rilevanza, ove esistente, il valore in termini di lettura individuato dalle società<br />

di rilevazione del settore (Audipress). Oltre a tali elementi, alla determinazione del prezzo finale<br />

concorrono anche molteplici variabili, quali, ad esempio, la categoria merceologica del cliente,<br />

l’importo investito e il periodo di uscita della campagna, il target di riferimento, la tipologia e il<br />

formato dell’inserzione richiesta.<br />

Anche per i periodici, dunque, sono molteplici i fattori che concorrono alla definizione del prezzo<br />

finale. A tale riguardo, nel corso dell’<strong>indagine</strong> è emerso che per i periodici - tenuto conto anche<br />

della tipologia degli inserzionisti che si rivolge ad essi - accanto alla presenza di elementi oggettivi,<br />

fra cui entrano nella contrattazione del prezzo elementi di tipo “qualitativo” che attengono alla<br />

percezione dello specifico periodico da parte del pubblico. Vi sono, infatti, alcuni inserzionisti di<br />

periodici che desiderano acquistare solo ed esclusivamente determinate pagine, all’interno di una<br />

edizione, secondo logiche non sempre razionali che corrispondono a scelte di natura emotiva,<br />

collegate all’immagine che l’inserzionista intende trasmettere al lettore 295 .<br />

4.7.5. L’assetto competitivo del mercato della pubblicità sui periodici<br />

Con riferimento alla dinamica del mercato della raccolta pubblicitaria su periodici nazionali e locali,<br />

dalla Tabella 4.23 emerge che dal 2009 al 2010 i ricavi complessivi sono cresciuti del 4,5%,<br />

passando da 1.293 milioni di euro a 1.352 milioni di euro circa. Le stime relative all’anno 2011<br />

indicano, invece, una dinamica negativa del mercato.<br />

Quanto alla struttura del mercato, si rileva che, come si evince anche dal valore dell’indice di<br />

concentrazione HHI pari 593 punti, il mercato si presenta sostanzialmente concorrenziale. Il valore<br />

dell’indice di concentrazione HHI è, infatti, il più basso tra tutti i mezzi di comunicazione. Il<br />

principale operatore è il gruppo Mondadori che raccoglie oltre il 14% <strong>delle</strong> risorse pubblicitarie,<br />

seguono RCS Mediagroup con una quota di mercato del 12,6%, il gruppo Condè Nast con il 10,1%,<br />

il Gruppo Editoriale L’Espresso con il 6,3% e Hachette con il 5,3%. Vi sono poi altri operatori,<br />

alcuni dei quali a carattere locale, che detengono quote di mercato piuttosto contenute, decisamente<br />

al di sotto del 5%.<br />

294 Cfr. verbale di audizione della società RCS Pubblicità S.p.A., cit. In tal senso, vedi Capitolo 5.<br />

295 Cfr. verbale di audizione <strong>delle</strong> società Mondadori Pubblicità S.p.A. e Mediamond S.p.A., cit.<br />

Allegato A alla Delibera n. 551/12/CONS 168

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