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archeometria 2002.pdf - pagina di avviso

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Limiti del metodo<br />

I limiti inferiore e superiore del metodo 40 K/ 40 Ar sono dati da due fattori che abbiamo già esaminato:<br />

l'eventuale presenza <strong>di</strong> 40 Ar in eccesso per quanto riguarda rocce molto giovani e la <strong>di</strong>ffusione dell' 40 Ar<br />

ra<strong>di</strong>ogenico anche a basse temperature che può essere determinante per campioni molto vecchi.<br />

Ve<strong>di</strong>amo quali siano limiti effettivi del metodo nel caso che questi fatti non si verifichino. Per campioni<br />

<strong>di</strong> rocce molto giovani il limite sarà dato dalla possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere la piccolissima quantità <strong>di</strong> 40 Ar<br />

ra<strong>di</strong>ogenico presente nel campione da quello atmosferico; nell'intento <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire la contaminazione<br />

atmosferica sono stati fatti <strong>di</strong>versi tentativi oltre al preriscaldamento sotto vuoto del campione prima<br />

della sua fusione.<br />

Uno <strong>di</strong> questi trattamenti consiste nel trattare i granuli del minerale in esame con HF <strong>di</strong>luito (5 - 10%<br />

per 10 - 30 minuti a temperatura ambiente); lo scopo è <strong>di</strong> asportare oltre a impurezze aderenti alla<br />

superficie del minerale separato (es. microgranuli <strong>di</strong> fasi vetrose) anche un primissimo strato del minerale<br />

nell'ipotesi che la maggior parte del Ar atmosferico sia assorbito nella superficie esterna del minerale<br />

medesimo; questo trattamento ovviamente non potrà funzionare se l' 40 Ar <strong>di</strong> origine atmosferica è stato<br />

fissato dal campione durante il suo raffreddamento (es. campioni <strong>di</strong> vetri vulcanici, o lave afiriche che<br />

vengono misurati come rocce totali), ma ha dato buoni risultati su sani<strong>di</strong>ni o leuciti come <strong>di</strong>mostrato da un<br />

lavoro <strong>di</strong> G.B. Dalrymple (1967) su sani<strong>di</strong>ni separati da lave riolitiche <strong>di</strong> due centri vulcanici della<br />

California.<br />

Con questo materiale (circa 10% <strong>di</strong> K 20) e con il trattamento con HF l'autore ottenne una serie <strong>di</strong> età<br />

tra 6000 e 12000 anni in accordo con determinazioni eseguite con i meto<strong>di</strong> del 14 C e del 230 Th.<br />

Più recentemente Cassignol et al. (1978) mettendo a punto una tecnica <strong>di</strong> misura assai complessa e<br />

delicata sono riusciti a determinare l'età K/Ar dell'or<strong>di</strong>ne delle migliaia <strong>di</strong> anni usando campioni con<br />

contenuti <strong>di</strong> K che variano da 9 a pochi %. Un'applicazione <strong>di</strong> questa tecnica si ha nel lavoro <strong>di</strong> Gillot et al.<br />

(1982) riguardante la datazione dell'ultimo ciclo dell'attività vulcanica dell'Isola d'Ischia ( < 33.000<br />

anni).<br />

Per concludere possiamo affermare che se dal punto <strong>di</strong> vista tecnico il metodo del K/Ar può<br />

raggiungere il campo delle migliaia <strong>di</strong> anni, dal punto <strong>di</strong> vista interpretativo i risultati sono da considerarsi<br />

con molta cautela essendo a questo livello impossibile il controllo <strong>di</strong> eventuali quantità, in questo caso<br />

piccolissime <strong>di</strong> 40 Ar in eccesso.<br />

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