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archeometria 2002.pdf - pagina di avviso

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Se forniamo una sufficiente quantità <strong>di</strong> energia, ad esempio termica o elettromagnetica, ad una<br />

sostanza, si provoca una serie <strong>di</strong> salti temporanei <strong>di</strong> alcuni elettroni in essa contenuti verso gli orbitali a<br />

più elevati livelli <strong>di</strong> energia.<br />

Da questi orbitali essi ritornano in livelli più bassi emettendo una ra<strong>di</strong>azione elettromagnetica<br />

corrispondente alla <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> energia tra un livello <strong>di</strong> partenza e quello <strong>di</strong> arrivo.<br />

Tale ra<strong>di</strong>azione ha una lunghezza d’onda (λ) che <strong>di</strong>pende dal salto <strong>di</strong> riassestamento interessato (E 1 -<br />

E 2), espressa dalla seguente legge:<br />

dove:<br />

h è la costante <strong>di</strong> Planck<br />

c è la velocità della luce<br />

hc<br />

λ =<br />

E2 −E1<br />

se si vuole, in funzione della frequenza (ν): E 1 - E 2 = hν.<br />

I salti <strong>di</strong> riassesto possibili possono essere numerosissimi e <strong>di</strong>pendenti, per tipo e per numero,<br />

innanzitutto dalla natura della sostanza eccitata e inoltre dal tipo e dalla intensità dell'eccitazione.<br />

L'insieme delle ra<strong>di</strong>azioni emesse costituisce quin<strong>di</strong> uno spettro, detto <strong>di</strong> emissione, che in con<strong>di</strong>zioni<br />

operative costanti <strong>di</strong>pende solo dalla natura della sostanza eccitata.<br />

Da ciò il nome <strong>di</strong> spettroscopia (spettroscopio) o spettrografia (spettrografo, nel caso <strong>di</strong> uno spettro<br />

registrato) <strong>di</strong> emissione e la possibilità <strong>di</strong> identificare una sostanza dal suo spettro <strong>di</strong> emissione.<br />

Gli spettri <strong>di</strong> emissione possono essere:<br />

•continui: emessi da corpi soli<strong>di</strong> incandescenti<br />

•<strong>di</strong>scontinui: emessi da sostanze gassose o vaporizzate:<br />

1. a bande: emessi da sostanze le cui molecole non sono state decomposte durante l'eccitazione<br />

2. a righe: emessi da sostanze costituite da atomi o ioni monoatomici oppure da sostanze costituite<br />

da molecole che si sono decomposte, durante l'eccitazione, in atomi o ioni.<br />

Gli spettri continui contengono ra<strong>di</strong>azioni <strong>di</strong> tutte le possibili lunghezze d'onda.<br />

Gli spettri <strong>di</strong>scontinui a bande contengono gruppi <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azioni. Le ra<strong>di</strong>azioni <strong>di</strong> ogni gruppo hanno<br />

lunghezze d'onda molto ravvicinate.<br />

Gli spettri <strong>di</strong>scontinui a righe contengono ra<strong>di</strong>azioni <strong>di</strong> lunghezze d'onda singole, ben <strong>di</strong>stanziate e<br />

quin<strong>di</strong> identificabili con precisione durante l'analisi dello spettro.<br />

Per scopi <strong>di</strong> carattere analitico e più adatto lo spettrografo <strong>di</strong> emissione anziché lo spettroscopio.<br />

Lo spettrografo permette infatti la registrazione fotografica o con altre tecniche dello spettro <strong>di</strong><br />

emissione <strong>di</strong> un materiale.<br />

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