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archeometria 2002.pdf - pagina di avviso

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L'analisi chimica, ovunque <strong>di</strong>retta e comunque effettuata, ha importanza nella<br />

maggioranza dei casi come analisi qualitativa piuttosto che quantitativa. È infatti<br />

essenziale conoscere, spesso con grande precisione, la natura delle specie chimiche<br />

presenti, qualche volta anche delle specie cristallografiche; invece in relazione alla<br />

quantità è quasi sempre più che sufficiente (escluso alcuni casi particolari) un'indagine<br />

solo semiquantitativa.<br />

La ragione <strong>di</strong> ciò è evidente; troppi e troppo impreve<strong>di</strong>bili sono i parametri che in<br />

passato o al presente possono far variare entro certi limiti, localmente, le quantità<br />

reciproche delle sostanze presenti.<br />

La conoscenza della situazione quantitativa puntuale comporterebbe il prelievo <strong>di</strong><br />

un'enormità <strong>di</strong> campioni, inammissibile per la <strong>di</strong>struttività a cui si andrebbe incontro.<br />

È quin<strong>di</strong> generalmente non giustificato il grande impegno richiesto nel fornire dati<br />

quantitativi precisi che risulterebbero poi all'atto pratico poco utilizzabili.<br />

È sufficiente e molto più significativo, nella maggior parte dei casi, esprimere solo il<br />

«tenore» della presenza <strong>di</strong> una determinata sostanza, dal quale si può valutare<br />

ampiamente la sua importanza nel contesto chimico del sistema.<br />

Inoltre tale criterio operativo permette <strong>di</strong> limitare le <strong>di</strong>mensioni del prelievo che, nel<br />

caso invece <strong>di</strong> analisi quantitative esatte, comporterebbe <strong>di</strong>mensioni assai maggiori.<br />

Anche l'analisi qualitativa può risultare tuttavia in alcuni casi sterile se non<br />

accompagnata da un'attenta (spesso <strong>di</strong>fficile) interpretazione dei risultati.<br />

Le opere d'arte hanno subito quasi sempre delle profonde mo<strong>di</strong>fiche chimiche a partire<br />

dalla loro realizzazione: trasformazioni dei materiali originali provocate<br />

dall'invecchiamento naturale o da processi <strong>di</strong> degradazione anormali quin<strong>di</strong> «<br />

patologici»; interventi <strong>di</strong> restauro spesso traumatici nei confronti dei materiali originali<br />

e che hanno introdotto molte nuove sostanze nell'opera.<br />

Questo significa che in molti casi i materiali oggi trovati, in seguito ad un'indagine<br />

analitica su un'opera, sono solo in parte quelli originali posti dall'autore. Una critica<br />

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