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archeometria 2002.pdf - pagina di avviso

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Quanto tutta la fisionomia del terreno è stata definitivamente chiarita, in<strong>di</strong>viduando gli avvallamenti a<br />

"M" e quelli a "W", i dati sono pronti per essere presentati graficamente. All'inizio è necessaria una<br />

rappresentazione bi<strong>di</strong>mensionale, nel quale la resistività è una delle due coor<strong>di</strong>nate del grafico.<br />

Poiché troveremo lo stesso problema quando parleremo <strong>di</strong> prospezione magnetica ed elettromagnetica, i<br />

mo<strong>di</strong> ed i mezzi <strong>di</strong> rappresentazione saranno trattati in modo separato.<br />

Qui ci limitiamo a ripetere i tratti significativi <strong>di</strong> una rappresentazione grafica della resistività; se si<br />

ritiene possibile l'esistenza <strong>di</strong> cavità o fondamenta sotterranee, si devono cercare i picchi e i margini <strong>di</strong><br />

alta resistività, mentre trincee riempite corrispondono nelle rappresentazioni ad avvallamenti e fosse <strong>di</strong><br />

scarico a conche <strong>di</strong> bassa resistività.<br />

Prospezione Magnetica. In un certo senso il titolo sembra altisonante. Ma ciò che gli archeologi cercano<br />

durante una ricognizione sono in realtà fondamenta travi, focolari, canali fosse e simili, per lo più<br />

nascosti a profon<strong>di</strong>tà tra i 10 cm e i 100 cm. Naturalmente i manufatti <strong>di</strong> ferro altri reperti metallici, che<br />

hanno proprietà magnetiche sono i benvenuti, sebbene siano normalmente molto corrosi e così rari da non<br />

dare un'idea atten<strong>di</strong>bile della configurazione <strong>di</strong> un inse<strong>di</strong>amento.<br />

Che cos'è il Magnetismo? Non più tar<strong>di</strong> dopo i lavori teorici <strong>di</strong> MAXWELL verso la metà del XIX secolo<br />

che si compresero i principi basilari del magnetismo: lo spostamento <strong>di</strong> cariche elettriche provoca dei<br />

campi magnetici. Nel nostro secolo si è scoperto che l'elettrone ruota attorno al proprio asse, e che<br />

secondo le leggi della meccanica quantistica, genera un momento angolare (spin) che non è una grandezza<br />

variabile, come nel caso <strong>di</strong> una trottola, ma possiede un valore fisso, caratteristico del elettrone.<br />

L'elettrone è una particella carica negativamente, quando essa ruota costituisce una carica elettrica in<br />

movimento nel senso <strong>di</strong> MAXWELL e genera come conseguenza un campo magnetico simile a quello generato<br />

da un magnete a forma <strong>di</strong> minuscolo bastoncino. Il momento magnetico dell'elettrone è la grandezza che<br />

misura la "forza" <strong>di</strong> questo magnete ed è una costante, poiché sia la carica dell'elettrone, sia il suo spin<br />

sono costanti. Ogni qualvolta abbiamo a che fare con elettroni dobbiamo considerarli, quin<strong>di</strong> come<br />

particelle dotate <strong>di</strong> un momento magnetico. Gli atomi sono costituiti da un nucleo e da <strong>di</strong>versi orbitali<br />

popolati da elettroni. Il numero <strong>di</strong> elettroni in un singolo orbitale può essere uno o due, cioè pari o <strong>di</strong>spari,<br />

se è pari gli elettroni vengono considerati come una coppia e all'interno <strong>di</strong> ogni coppia l'orientamento dei<br />

due domini magnetici è antiparallelo secondo il Principio <strong>di</strong> Esclusione <strong>di</strong> PAULI. Per questa ragione i<br />

momenti magnetici si annullano a vicenda e l'atomo nel suo insieme non presenta, quin<strong>di</strong> alcun momento<br />

magnetico.<br />

La materia costituita da tali atomi è detta <strong>di</strong>amagnetica; gli impercettibili fenomeni <strong>di</strong> natura magnetica<br />

in essa osservati sono dovuti a correnti indotte e sono, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> segni opposto rispetto a quelli causati dai<br />

momenti magnetici permanenti.<br />

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