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archeometria 2002.pdf - pagina di avviso

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La forza<br />

Il concetto <strong>di</strong> forza è probabilmente uno dei più naturali e faceva parte delle nostre conoscenze ben<br />

prima che Newton lo formalizzasse in modo rigoroso.<br />

Newton scrisse quella che è chiamata la "seconda legge della <strong>di</strong>namica": F = ma, cioè: la forza che<br />

applichiamo ad un oggetto è pari alla massa dell’oggetto stesso per l’accelerazione che gli forniamo.<br />

Per capirlo meglio, supponiamo <strong>di</strong> applicare ad un oggetto una forza costante, ad esempio un peso con<br />

una carrucola; questo subirà un’accelerazione e comincerà a muoversi. Se l’oggetto venisse sostituito con<br />

un altro <strong>di</strong> metà peso, allora l’accelerazione sarebbe doppia e, a parità <strong>di</strong> tempo, percorrerebbe il doppio<br />

dello spazio.<br />

Nella realtà non ci sembra che le cose vadano così: se proviamo a spostare un mobile <strong>di</strong> casa abbiamo<br />

bisogno <strong>di</strong> applicargli una certa forza per cominciare a muoverlo e se la forza è meno intensa il nostro<br />

mobile rimane "immobile". Questo perché il mobile è posto per terra e c’è la forza <strong>di</strong> attrito che si oppone<br />

agli spostamenti, prima <strong>di</strong> potergli imprimere un’accelerazione è necessario vincere questa forze. Se non ci<br />

fosse l’attrito le cose andrebbero come le abbiamo descritte.<br />

Va ricordato che la forza è un vettore in quanto può essere applicata in tre <strong>di</strong>mensioni.<br />

Da quanto abbiamo imparato ora, e cioè che la forza è proporzionale all’accelerazione, per cambiare la<br />

velocità <strong>di</strong> un oggetto, quin<strong>di</strong> anche per farlo cominciare a muovere, è necessario applicargli una forza.<br />

Velocità ed accelerazione<br />

Durante la nostra vita quoti<strong>di</strong>ana abbiamo da sempre imparato a conoscere la velocità; rive<strong>di</strong>amo ora<br />

questo concetto in una luce più "scientifica" e ve<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> imparare qualcosa <strong>di</strong> nuovo.<br />

Poniamo un treno su un binario lungo e dritto e mettiamoci alla guida: davanti a noi troneggerà il<br />

tachimetro, il misuratore <strong>di</strong> velocità, grazie a quale sapremo sempre la nostra andatura.<br />

Ma cosa è questa velocità? Come sappiamo benissimo, la velocità ci <strong>di</strong>ce quanto tempo occorre per fare un<br />

certo tragitto: una velocità <strong>di</strong> 60 Km/h vuol <strong>di</strong>re che, andando per un’ora a quella velocità percorriamo 60<br />

Km, od anche che in un minuto percorriamo un chilometro.<br />

Torniamo al nostro treno: partendo da fermi, all’inizio chiaramente la velocità sarà 0 Km/h, ma col tempo<br />

questa aumenterà fino ad arrivare a 180 Km/h. A questo punto sappiamo che in un’ora faremo 180 Km ed in<br />

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