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archeometria 2002.pdf - pagina di avviso

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Esiste una copiosa letteratura che tratta in maniera generale o specifica, a tutti i<br />

livelli <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento, l'argomento della microscopia ottica. A tale letteratura<br />

esauriente riman<strong>di</strong>amo il lettore, limitandoci in questa sede a considerare solo in modo<br />

elementare gli aspetti comunemente reperibili su questo argomento; ci soffermeremo<br />

invece un po' più a lungo su alcuni punti meno spesso trattati o che più da vicino<br />

interessano il settore applicativo nel restauro.<br />

Microscopio composto<br />

Com'è noto, una sola lente o complesso <strong>di</strong> lenti (microscopio semplice) non permette <strong>di</strong><br />

ottenere ingran<strong>di</strong>menti elevati <strong>di</strong> un oggetto (superiori a 10 x).<br />

E invece possibile aumentare il valore dell'ingran<strong>di</strong>mento e migliorare in maniera<br />

notevolissima la qualità ottica <strong>di</strong> questo, impiegando il cosiddetto microscopio composto<br />

o semplicemente microscopio, con il quale si ingran<strong>di</strong>sce ulteriormente, per mezzo <strong>di</strong> una<br />

seconda lente (o complesso <strong>di</strong> lenti), l'immagine reale formata dalla prima.<br />

Le unità fondamentali <strong>di</strong> un microscopio ottico sono quin<strong>di</strong>: l'obiettivo, primo sistema <strong>di</strong><br />

lenti che forma un'immagine ingran<strong>di</strong>ta reale <strong>di</strong>ritta dell'oggetto, e l'oculare, secondo<br />

sistema <strong>di</strong> lenti posto a <strong>di</strong>stanza opportuna in maniera da formare una seconda immagine<br />

virtuale e capovolta, ulteriormente ingran<strong>di</strong>ta e corretta dai <strong>di</strong>fetti (aberrazioni) della<br />

prima immagine.<br />

Per mezzo <strong>di</strong> questo doppio sistema <strong>di</strong> lenti, il microscopio ottico può arrivare a<br />

ingran<strong>di</strong>re sino a valori assai elevati. I massimi <strong>di</strong> ingran<strong>di</strong>mento si aggirano intorno a<br />

1000 volte le <strong>di</strong>mensioni reali dell'oggetto. Si possono ottenere valori ancora maggiori a<br />

scapito però della qualità dell'immagine.<br />

I valori massimi <strong>di</strong> ingran<strong>di</strong>mento sono tuttavia più che sufficienti per la maggior<br />

parte delle osservazioni microscopiche richieste per le applicazioni scientifiche e<br />

tecniche del restauro.<br />

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