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archeometria 2002.pdf - pagina di avviso

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Il concetto <strong>di</strong> interazione è probabilmente innato. Interazione è, ad esempio, quella tra due pianeti o<br />

quella che ci tiene sulla terra per effetto del campo gravitazionale. Sempre interazione è quella tra due<br />

cariche elettriche o tra due poli magnetici.<br />

In natura esistono quattro interazioni fondamentali, che sono alla base degli scambi <strong>di</strong> forze tra le<br />

particelle e che sono responsabili della struttura dell’universo. Queste sono l’interazione forte,<br />

l’elettromagnetica, la debole e la gravitazionale. Prima <strong>di</strong> procedere ad introdurle brevemente sono<br />

necessarie alcune piccole premesse.<br />

In primo luogo noi abbiamo trattato i campi elettrici e magnetici in modo <strong>di</strong>stinto, ora invece questi<br />

concetti li troviamo unificati. Infatti questa unificazione, effettuata da Maxwell nella seconda metà del<br />

secolo scorso, è parte integrante della fisica moderna, che ha abbandonato i concetti <strong>di</strong> campo elettrico e<br />

magnetico come entità <strong>di</strong>stinte. Più correttamente, infatti, avremmo dovuto parlare <strong>di</strong> campi elettrostatici e<br />

magnetostatici, in quanto non appena le cariche elettriche od i poli magnetici si muovono, i <strong>di</strong>scorsi<br />

precedenti andrebbero mo<strong>di</strong>ficati.<br />

Nella teoria relativistica dei campi quantizzati, che è quella che descrive la creazione e l’interazione<br />

delle particelle non sono possibili interazioni a <strong>di</strong>stanza (come, ad esempio, nel campo gravitazionale), le<br />

interazioni avvengono per scambio <strong>di</strong> una o più particelle, i bosoni interme<strong>di</strong> o "quanti <strong>di</strong> energia". Queste<br />

particelle, in quanto trasportatrici dell’energia dell’interazione, vengono emesse e riassorbite dalle<br />

particelle interagenti.<br />

Il più famoso bosone interme<strong>di</strong>o è, probabilmente, il fotone, il quanto del campo elettromagnetico.<br />

Descrivendo un’interazione è importante definire due quantità: il range o raggio d' azione e l’intensità.<br />

Il range <strong>di</strong> un’interazione è la <strong>di</strong>stanza massima cui questa è influente. Ad esempio l’interazione<br />

gravitazionale ha un range infinito; per questa caratteristica il sole esercita la sua forza anche su pianeti<br />

lontanissimi. Le interazioni forti, invece, hanno range pari a circa le <strong>di</strong>mensioni del nucleo: un adrone che<br />

passi oltre questa <strong>di</strong>stanza subirà un’interazione con il nucleo trascurabile.<br />

L’intensità delle interazioni fornisce i rapporti <strong>di</strong> forza tra le <strong>di</strong>verse interazioni.<br />

Introduciamo ora brevemente le caratteristiche salienti delle quattro interazioni fondamentali in or<strong>di</strong>ne<br />

decrescente <strong>di</strong> intensità relativa:<br />

Interazione forte: è responsabile della struttura degli adroni e dei nuclei, permettendo a<br />

questi <strong>di</strong> rimanere legati, vincendo la repulsione coulombiana tra i protoni. Si manifesta a livello<br />

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