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archeometria 2002.pdf - pagina di avviso

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caratteristica tra gli altri pigmenti bianchi, la fluorescenza rosa arancio della lacca <strong>di</strong> garanza, la<br />

fluorescenza giallo oro del giallo in<strong>di</strong>ano, ecc.<br />

Volendo registrare fotograficamente gli effetti <strong>di</strong> fluorescenza UV è necessario considerare i seguenti<br />

punti.<br />

La fluorescenza si manifesta, come abbiamo detto, come luce <strong>di</strong> debole intensità.<br />

Per contro l'UV della sorgente, riflesso dall'oggetto, può avere notevole intensità ed è inoltre una<br />

ra<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> elevata energia (piccola lunghezza d'onda). Si aggiunga che le sorgenti UV non emettono mai<br />

solo UV, ma anche luci visibili fredde che possono essere riflesse dall'oggetto e mescolarsi alla più<br />

debole fluorescenza.<br />

Per queste ragioni, e necessario filtrare bene la sorgente UV e sbarrare l'UV riflesso, lasciando passare<br />

le sole ra<strong>di</strong>azioni visibili.<br />

Questo può essere fatto usando un filtro <strong>di</strong> eccitazione, vale a <strong>di</strong>re un filtro che lascia passare solo UV,<br />

ma blocca il più possibile le ra<strong>di</strong>azioni visibili.<br />

La lampada stessa è dotata spesso <strong>di</strong> tale filtro e il filtro <strong>di</strong> sbarramento; esso deve bloccare<br />

completamente l'UV e permettere il passaggio della sola fluorescenza visibile. Sono adatti ad esempio<br />

alcuni filtri gialli della Kodak: W 2B, W 2A.<br />

La camera in cui alloggia una pellicola, <strong>di</strong> preferenza a colori, <strong>di</strong> elevata sensibilità (altrimenti i tempi<br />

necessari a registrare la debole fluorescenza risulterebbero troppo lunghi) viene tarata per luce <strong>di</strong>urna,<br />

risultando così più equilibrata rispetto a quelle per luce artificiale nella registrazione dei blu che spesso<br />

parassitano la fluorescenza.<br />

I tempi <strong>di</strong> esposizione necessari sono assai superiori a quelli della fotografia normale, dell'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />

alcuni minuti o decine <strong>di</strong> minuti. Esistono microscopi espressamente accessoriati per la microfotografia in<br />

fluorescenza assai utile per le indagini sulle cross -section <strong>di</strong> frammenti pittorici delle quali integrano i<br />

risultati registrati in luce visibile.<br />

Infrarosso in bianco e nero<br />

Con l'aggiunta <strong>di</strong> sostanze coloranti opportune è possibile<br />

sensibilizzare le emulsioni fotografiche in modo che siano capaci <strong>di</strong> registrare anche le ra<strong>di</strong>azioni <strong>di</strong><br />

lunghezza d'onda superiore a quelle della luce visibile, ovvero le ra<strong>di</strong>azioni infrarosse. Tali ra<strong>di</strong>azioni si<br />

estendono da circa 730 mμ <strong>di</strong> lunghezza d'onda fino a circa 400.000 mμ, quin<strong>di</strong> per una zona dello<br />

spettro assai estesa. L'ipersensibilizzazione all'IR delle emulsioni fotografiche non ha superato tuttavia i<br />

1300 mμ circa <strong>di</strong> lunghezza d'onda, poiché già per tali valori si incontrano notevoli problemi pratici dovuti<br />

alla necessita <strong>di</strong> conservare a bassa temperatura il materiale sensibile.<br />

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