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archeometria 2002.pdf - pagina di avviso

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Non mancano però i casi in cui l'intervento dei citati fattori <strong>di</strong> azione può produrre nella materia<br />

cambiamenti <strong>di</strong>versi dal semplice passaggio dall'uno all'altro stato <strong>di</strong> aggregazione, e questi cambiamenti<br />

possono talvolta avere carattere permanente, cioè non ammettere il ritorno allo stato iniziale quando si<br />

ripristinino le con<strong>di</strong>zioni iniziali.<br />

Un filo <strong>di</strong> platino, posto nella parte esterna, meno luminosa, della fiamma a gas, <strong>di</strong>venta incandescente<br />

ed emette luce per proprio conto così da apparire luminoso sul fondo della fiamma. Tale stato particolare<br />

<strong>di</strong> eccitazione del filo cessa quando esso è allontanato dalla fiamma e ritorna alla temperatura ambiente,<br />

alla quale riprende l'aspetto e le proprietà che aveva all'inizio.<br />

Eventi del tutto <strong>di</strong>versi accadono se, invece del filo <strong>di</strong> platino, si pone nella fiamma un filo <strong>di</strong> magnesio:<br />

si manifesterà del pari un fenomeno luminoso, che è anzi molto più intenso, ma al tempo stesso il filo<br />

metallico scompare trasformandosi in una polvere bianca e resta tale anche quando sia portata fuori<br />

della fiamma.<br />

Le trasformazioni del filo <strong>di</strong> platino dovute al riscaldamento sono invertibili, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quelle<br />

subite dal filo <strong>di</strong> magnesio.<br />

Fenomeni del pari non invertibili si manifestano quando il legno secco sia riscaldato fuori del contatto<br />

dell'aria: si nota. una mo<strong>di</strong>ficazione profonda, per la quale si ha abbondante sviluppo <strong>di</strong> vapori<br />

infiammabili mentre resta un residuo solido <strong>di</strong> aspetto carbonioso. Col ritorno alle con<strong>di</strong>zioni iniziali, i<br />

prodotti gassosi in parte rimangono tali ed in parte si condensano sotto forma liquida; ma, anche<br />

mescolando queste due frazioni con il residuo solido carbonioso, non si può ripristinare affatto un<br />

sistema che abbia quelle proprietà che caratterizzavano il materiale <strong>di</strong> partenza e cioè il legno.<br />

Molto più ricca è la fenomenologia che si osserva per l'intervento <strong>di</strong> altri fattori <strong>di</strong> azione, come il<br />

campo elettrico e magnetico, le forze capillari, la luce, ecc. Anche in questi casi però si possono avere<br />

cambiamenti <strong>di</strong> stato transitori, invertibili col ritorno alle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> partenza, oppure sostanziali<br />

cambiamenti permanenti della materia su cui si opera.<br />

Consideriamo un circuito elettrico nel quale siano inseriti una lampada ad incandescenza ed un<br />

voltametro contenente acqua acidulata con acido solforico.<br />

Nella sua forma più semplice il voltametro è costituito da un recipiente cilindrico <strong>di</strong> vetro chiuso nella<br />

parte superiore e munito da un tubo laterale <strong>di</strong> svolgimento. Nell'interno del recipiente sono inserite due<br />

laminette <strong>di</strong> platino, le quali comunicano con l'esterno per mezzo <strong>di</strong> fili anch'essi <strong>di</strong> platino, saldati nel<br />

vetro e destinati a stabilire le connessioni elettriche del circuito. Le due laminette servono <strong>di</strong> via al<br />

passaggio dell'elettricità nella soluzione e perciò prendono il nome <strong>di</strong> elettro<strong>di</strong> (dal greco via): quello<br />

che si trova a potenziale più alto (polo positivo) si <strong>di</strong>ce anodo (dal greco sopra) e quello che si trova a<br />

potenziale più basso si <strong>di</strong>ce catodo (dal greco in giù).<br />

Quando si fa passare la corrente elettrica nel circuito dove sono inseriti la lampada ed il voltametro, si<br />

osserva che essa, pur essendo <strong>di</strong> eguale intensità per i due sistemi, vi produce effetti <strong>di</strong>versi.<br />

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