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archeometria 2002.pdf - pagina di avviso

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Wagner, 1981, e Bigazzi et al., 1990). Mentre per gli altri 3 manufatti citati si incontrano densità <strong>di</strong><br />

tracce molto inferiori a quelle attese, ma le <strong>di</strong>mensioni delle tracce fossili ed indotte sono analoghe<br />

Malandrone presenta una <strong>di</strong>stribuzione bimodale delle <strong>di</strong>mensioni delle tracce fossili: il campione ha<br />

subito un evento termico intenso, che ha provocato un tasso <strong>di</strong> fa<strong>di</strong>ng elevato delle tracce preesistenti.<br />

Queste sono le tracce piccole (me<strong>di</strong>a, 3.2 micron). Le rare tracce gran<strong>di</strong> (me<strong>di</strong>a intorno a 10 micron, come<br />

le tracce indotte) sono quelle nate dopo l'evento termico. Contando separatamente i due tipi <strong>di</strong> tracce, e<br />

usando per le tracce piccole la curva <strong>di</strong> correzione delle età apparenti, si sono ottenuti due valori <strong>di</strong> età:<br />

il primo corrisponde all'età geologica del materiale, il secondo al trattamento termico intenso, cioè<br />

all'attività umana che, accidentalmente o volontariamente, l'ha prodotto. Questi esempi <strong>di</strong>mostrano la<br />

potenzialità del MTF, ma, come abbiamo già detto a proposito della datazioni <strong>di</strong>rette, queste datazioni<br />

sono in genere <strong>di</strong> scarsa utilità, per l’elevato errore sperimentale che le accompagna a causa del modesto<br />

numero <strong>di</strong> tracce fossili che si è in grado <strong>di</strong> contare nel caso delle basse densità <strong>di</strong> tracce. Si può<br />

migliorare la statistica <strong>di</strong> conteggio aumentando la superficie <strong>di</strong> osservazione ripulimentando<br />

successivamente, dopo ogni conteggio, sullo stesso campione, superfici <strong>di</strong> osservazione <strong>di</strong>verse. Si tratta,<br />

però, <strong>di</strong> tecniche molto laboriose che vale la pena utilizzare soltanto quando un aumento della precisione<br />

consenta la soluzione <strong>di</strong> un problema importante<br />

Le analisi effettuate su molte delle ossi<strong>di</strong>ane del Me<strong>di</strong>terraneo e delle aree limitrofe e su oltre 300<br />

manufatti, oltre a suggerire le considerazioni fatte, permettono <strong>di</strong> delineare, integrando i dati raccolti<br />

con quelli della letteratura, un quadro sia pure preliminare della <strong>di</strong>ffusione delle fonti <strong>di</strong> materia prima<br />

nella regione stu<strong>di</strong>ata.<br />

Diffusione dell'ossi<strong>di</strong>ana in Europa e Me<strong>di</strong>o Oriente<br />

Mentre per l'Italia il quadro della <strong>di</strong>ffusione delle varie ossi<strong>di</strong>ane è relativamente ricco, e alcune delle<br />

domande che si ponevano qualche anno fa hanno trovato una risposta, per le altre aree della regione<br />

in<strong>di</strong>cata i dati <strong>di</strong>sponibili sono ancora molto frammentari. Le considerazioni che si possono fare sono le<br />

seguenti:<br />

1. Le uniche fonti <strong>di</strong> provenienza riconosciute in inse<strong>di</strong>amenti preistorici italiani con il MTF sono le<br />

ossi<strong>di</strong>ane italiane: l’ossi<strong>di</strong>ana del Monte Arci, quella <strong>di</strong> Palmarola, quella <strong>di</strong> Lipari e quella <strong>di</strong><br />

Pantelleria. Di Lipari, è stata riconosciuta soltanto la colata neolitica, che si può campionare nel vallone<br />

del Gabellotto. Non sono state identificate, ovviamente, le ossi<strong>di</strong>ane <strong>di</strong> Rocche Rosse e Forgia Vecchia,<br />

colate storiche, ma neppure quelle <strong>di</strong> età più elevata (spiaggia <strong>di</strong> Vinci). Dell’ossi<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> Pantelleria, è<br />

stata riconosciuta soltanto la colata <strong>di</strong> Balata dei Turchi. Per un piccolo gruppo <strong>di</strong> manufatti è stata<br />

ipotizzata, in forma dubitativa, una provenienza da Melos, in quanto, benché avessero un'età<br />

compatibile con quella <strong>di</strong> Palmarola (analoga a quella <strong>di</strong> Melos), le densità <strong>di</strong> tracce erano più vicine a<br />

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