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archeometria 2002.pdf - pagina di avviso

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Dopo aver tracciato il profilo generale delle caratteristiche elettriche delle apparecchiature è<br />

necessario considerare la <strong>di</strong>sposizione lineare della geometria dei quattro elettro<strong>di</strong>. Essa <strong>di</strong>pende dagli<br />

scopi del tipo <strong>di</strong> indagine che si vuole effettuare.<br />

La profon<strong>di</strong>tà che viene raggiunta dalla maggior parte del flusso <strong>di</strong> corrente, in altre parole lo strato<br />

che si vuol misurare la resistenza, è determinata dalla <strong>di</strong>stanza tra gli elettro<strong>di</strong>, cioè gli elettro<strong>di</strong> ove si<br />

esegue la misura dell’intensità <strong>di</strong> corrente. Essa vale approssimativamente, in un terreno omogeneo, a metà<br />

<strong>di</strong> questa <strong>di</strong>stanza. Se in un punto interessa un profilo delle strutture in profon<strong>di</strong>tà, per esempio <strong>di</strong> un<br />

pozzo verticale, forse all’interno <strong>di</strong> una cavità ipotizzata, si aumenterà la <strong>di</strong>stanza tra gli elettro<strong>di</strong>,<br />

mentre quelli interni, che devono arrivare in profon<strong>di</strong>tà rimangono fissi (or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> SCHLUMBERGER).<br />

È forse più importante la ricognizione <strong>di</strong> un campo. Per ottenere una profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> indagini all’incirca<br />

costante, le <strong>di</strong>stanze relative degli elettro<strong>di</strong> devono rimanere le stesse. Questo è un caso che è facile<br />

utilizzare l’apparato <strong>di</strong> WENNER che presenta quattro elettro<strong>di</strong> equi<strong>di</strong>stanti a 1 metro uno dall’altro.<br />

Durante la valutazione <strong>di</strong> un profilo <strong>di</strong> lunghezza può, secondo Wenner, emergere un problema<br />

interessante che ci aiuta a chiarire la geometria della conduzione elettrica del suolo. Supponiamo <strong>di</strong> avere<br />

una fila <strong>di</strong> elettro<strong>di</strong> e un muro. Supponiamo che la fila <strong>di</strong> elettro<strong>di</strong> ed il muro siano paralleli. Muovendo la<br />

fila <strong>di</strong> elettro<strong>di</strong> da una parte all’altro del muro, la resistenza osservata aumenterà fino a metà muro come<br />

in figura, poi <strong>di</strong>minuirà.<br />

Questo accade perché la resistenza ha un massimo. Diversamente quando la fila <strong>di</strong> elettro<strong>di</strong> e il muro<br />

sono perpen<strong>di</strong>colari la curva della resistenza non presenta un solo picco, ma due come una “M”: il<br />

fenomeno si osserva soltanto se la <strong>di</strong>stanza degli elettro<strong>di</strong> e la larghezza della parete sono paragonabili<br />

ed è spiegabile me<strong>di</strong>ante una <strong>di</strong>storsione dei percorsi della corrente in un mezzo eterogeneo. Questa<br />

<strong>di</strong>storsione è particolarmente grande quando soltanto due elettro<strong>di</strong> sono al <strong>di</strong> sopra della parete.<br />

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