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cospirazioni, economia e società - biblioteca telematica

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«Spirito Pubblico di questo Circondario si mantiene nello stato di indifferenza» 381 . A conferma di ciò,<br />

riprende il funzionario, «basta il notare che in questo circondario non vi sono associazioni politiche, ne<br />

riunioni, e non vi sono pubblicazioni. Occorre poi notare principalmente, la scarsezza delle associazioni ai<br />

Giornali, per cui pochissimi sono coloro che prendono parte alla vita pubblica, e i fatti più importanti della<br />

nostra vita parlamentare rimangono ignorati o giudicati con criteri ristrettissimi» 382 . Il Sottoprefetto<br />

denunciava una situazione sociale allarmante che spiega il secolare sfruttamento degli ignoranti,<br />

impossibilitati a prendere coscienza delle loro effettive potenzialità culturali e portare un contributo alla<br />

<strong>società</strong> non secondo la condizione sociale, ma in base al merito ed alle potenzialità intellettive. Ma la<br />

condizione di subalternità, denunciata con forza da Errante, rimarrà tale fino al secolo successivo, dovuta<br />

anche all’incapacità, oltre che dei governi, dei parlamentari locali, poco avvezzi a tutelare gli interessi e lo<br />

sviluppo della collettività rappresentata.<br />

Il Sottoprefetto affermava che<br />

l’unico partito che può dirsi di esistere veramente, è il clericale. Esso è organizzato allo scopo di mantenere per quanto può<br />

inalterata la sua influenza, mercé l’istruzione pubblica, le feste religiose, e la confessione. Manca però a questo partito la base dalla<br />

quale traeva tutta la sua forza, cioè l’accordo col potere politico. È a notare che in queste province, all’epoca della dominazione<br />

borbonica, l’influenza dei preti, non traeva forza principalmente dalla loro dottrina, o dal loro esempio, ma si dall’avere i medesimi sposata la causa<br />

del dispotismo: in questo modo essi si erano assicurata l’influenza. Questa circostanza unita all’altra del poco sviluppo industriale e<br />

commerciale del paese, e del poco o nissuno studio delle scienze naturali, per cui erano troppo ristrette le carriere alle quali avviavasi<br />

la gioventù, fece si che in quasi tutte le famiglie un individuo si dedicava al sacerdozio. La rivoluzione del 1860 trovò quindi quasi in<br />

tutte la famiglie, l’elemento che si opponeva allo sviluppo delle istituzioni liberali. È questa la prin cipalissima ragione, per cui in<br />

questi siti, il partito liberale non ha potuto organizzarsi e farsi attivo 383 .<br />

Una descrizione capillare che permette di stabilire le tensioni ed i rapporti, le influenze che ebbero<br />

reciprocamente potere politico ed ecclesiastico nel 1847. In tale situazione, che da quegli anni non era per<br />

nulla cambiata per l’influenza di questi poteri forti, viveva una popolazione ignorante, incapace di<br />

organizzarsi ed autodeterminare il proprio avvenire che, invece, veniva affidato inconsapevolmente ad una<br />

ristretta cerchia di individui. Ed è questa, forse, la testimonianza più efficace di questo periodo che può<br />

aiutare a leggere gli avvenimenti cospirativi. I Martiri di Gerace non avrebbero potuto, per le condizioni<br />

sociali in cui si viveva, avvalersi del necessario contributo del popolo. Anzi, le cronache di allora ci dicono<br />

che qualcosa si era mosso dalla base. Al moto avevano preso parte dagli umili agli artigiani, ai professionisti,<br />

ai preti. Ecco come allora la rivoluzione del ‘47, inquadrata in questa prospettiva, possa dirsi, per grandi<br />

linee riuscita, se considerato il fatto che vi hanno preso parte diversi strati sociali il cui malessere era<br />

sintomatico.<br />

Il sottoprefetto Errante continuava affermando che «se s’interrogano individualmente coloro che<br />

esercitano una professione, o coprono una carica, si trova che ognuno di essi, è fornito di insufficiente<br />

cultura, o che giudica bene della situazione politica ed amministrativa del paese» 384 . Tali persone, da come si<br />

evince dal rapporto, non erano promotori di attività associative<br />

od altro tendente a sradicare le vecchie abitudini, per non incontrare il dispiacere dei loro parenti preti, e delle loro famiglie. È in<br />

questo senso che deve intendersi la prevalenza del partito clericale, poiché del rimanente si può essere quasi certi che i preti, non si<br />

danno moto per restituire al papa, il potere temporale, né preparare il ritorno dei borboni ma unicamente per mantenere inalterato il<br />

loro dominio, e la loro influenza. Nei centri medi dove si trovano già in lotta (...) e dove il Commercio comincia ad estendersi,<br />

l’influenza dei preti, comincia a sentirsi meno, ma nei piccoli centri, si rimane ancora allo stato primitivo; e bisogna attendere dal<br />

beneficio del tempo, che insensibilmente ridurrà a minor proporzione il numero dei preti, la graduale cessazione di questa influenza<br />

che paralizza ogni cosa 385 .<br />

Lo stesso Errante, sei mesi dopo, in un analogo rapporto, affermava ancora una volta che lo<br />

Spirito pubblico di questo Circondario si mantiene nello Stato d’indifferenza [ed] (...) in paesi, in cui a fronte della massa<br />

della popolazione pochissimi sono i letterati, e pochi i possidenti, le scuole pubbliche limitate e non frequentate, in paesi in cui non<br />

esistono istituti di pubblica beneficenza, ignorate le discipline economiche, mancato il lavoro per difetto d’indirizzo nelle proprietà<br />

campestri, e per difetto d’industria nelle città, in questi paesi il problema della vita si presenta assai più circoscritto e limitato di<br />

quello, che non sia nei centri illuminati, popolosi, manifatturieri e commerciali.<br />

Ivi c’è l’aspirazione e lo sforzo a migliorare, qua c’è soltanto lo sforzo per vivere. E siccome, in sostanza i bisogni<br />

strettamente necessari alla conservazione sono limitatis simi, così il difetto d’idee, di aspirazione, di esercizi, fa vivere alle<br />

popolazioni una vita, stentata si, ma inerte, pacifica e rassegnata. Questa inerzia e rassegnazione, che si osserva per ciò che riguarda il<br />

miglioramento del proprio essere, è molto maggiore per ciò che riguarda la vita politica.<br />

Anche l’attività delle persone civili ed intelligenti, restringendosi agli sforzi diretti a migliorare la loro posizione<br />

economica, non si estende più oltre. Ma questa stessa attività, oltre ad essere limitata, non è illuminata dagli studi necessari, e viene<br />

deviata dalle passioni.

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