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cospirazioni, economia e società - biblioteca telematica

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La sospensione delle faccende campestri e la miseria hanno accresciuto il numero di vagabondi; e quindi degli improbi<br />

e de’ sospetti ladri (...).<br />

16°. Abusi, incovenienti ed ostacoli<br />

Non ve ne sono verificati perché in generale la popolazione di q[uesto] Distretto è docile e mostra obbedienza, rispetto<br />

per le Autorità.<br />

(...)<br />

Il Sottointendente<br />

Andrea Calenda<br />

Sottintendenza del Distretto di Geraci<br />

XLVIII 48<br />

Geraci, 5 gennajo 1857<br />

Al Signore<br />

Signor Direttore del<br />

Ministero e Real Segreteria di Stato della Polizia Generale<br />

Napoli<br />

Signor Direttore<br />

In questo Capoluogo e nei diversi Comuni del Distretto si osserva quella rilasciatezza di costumi cennata nei diversi<br />

rapporti sullo spirito pubblico dei Regi Giudici ed anche miei.<br />

Essa pare anche maggiore messa a riscontro con quella riservatezza di abitudini, e con quel contegno dirò quasi tutto<br />

calabro delle donne, il quale più infama che non è in fatti, consiste piuttosto nel rispetto religioso delle sole apparenze,<br />

evitandosi qualunque trattenimento in pubblico, anche onesto, tra persone di diverso sesso, e tollerandosi poi in segreto<br />

colloqui ed altri fatti, che è bello tenere.<br />

Due a mio parere sono le cause di una tale deprivazione.<br />

1.° L’ozio quasi generale in cui giace e marcisce la intera gioventù che trovasi negli agi la quale eccitata dal bollore<br />

degli anni e dalle facili occasioni non dediti a studi scientifici, letterari, o di belle arti, ogni cura ed ogni gloria mette a<br />

soggiogare le più vistose virtù.<br />

2.° Il pregiudizio anche universale di queste contrade pel quale vorrebbesi che una donna serbasse vita e fare angelico<br />

per modo che se mostrasi solo inclinevole a sorridere ai giovani o a conversare anche onestamente con essi loro,<br />

acquista mala fama, e la disgraziata perduta così nell’opinione altrui il naturale pudore, corre a ruina per saggiare il<br />

frutto vietato, poiché prima ne ha riportata tutta l’onta.<br />

A tali cagioni tutte peculiari si aggiungano anche le altre.<br />

1.° Dell’aborrimento al matrimonio di tutti i giovani di agiate famiglie, le quali arricchendo ed isponendo solo il<br />

primogenito intendono così serbare il lustro domestico, non potendosi con impieghi pubblici, e lasciano scapestrati<br />

giovani in balia di loro passioni.<br />

2.° Il malo esempio delle madri. 3.° e la condizione delle molte famiglie povere e dipendenti dai pochi doviziosi che,<br />

mantenendole nelle proprie colonie, usano in esse per dritto e per traverso.<br />

Non sono stati finora molto efficaci i rimedi, tra perché il clero, salvo le debite eccezioni, non serba in generale quella<br />

illibata condotta che dovrebbe essere l’argomento più forte delle sante ammonizioni, e perché la gente sparsa nelle<br />

campagne dove abita, e poco raccolta nelle Città, non dà luogo a molti scandali e sfugge anche così alla sorveglianza e<br />

dalla repressione dei concubinati.<br />

Le pratiche poi da me adoperate per mettere un freno al mal costume, ed alle quali Ella mi ha imposto con sua<br />

venerata Ministeriale in data 19 Novembre n.° 12205 tenerla intesa sono 1°. le sacre missioni che di concerto con<br />

questo Ordinario Diocesano si fanno facendo in vari punti del Distretto. 2.° provvedere che i diversi Parrochi, dando da<br />

sé il buon esempio, mi riferiscano tutt’i capi di Concubinato, massime nei piccoli paesi. 3.° farli disciogliere per mezzo<br />

della Polizia, qualora anche con mortificazioni personali non si possono mutare in legittimi matrimoni per disparità di<br />

condizioni o altre ragioni.<br />

4.° Provvedere che il pubblico pudore fosse (...) rispettato, non tralasciando di sottomettere a giudizio penale le<br />

meretrici e tutti gli altri che vi recano offese.<br />

5.° Finalmente occupare come meglio si può la gioventù oziosa o con utili distrazioni, ovvero impiegandola nella costruzione di<br />

strade ed altre opere pubbliche.<br />

Utili effetti si son già ricavati da tali provvedimenti, come Ella ha potuto rilevare dal tenore dei (...) rapporti.<br />

Ma non debbo però tacere all’Autorità sua che tali delicate materie si trattano da me con assai cautela, non se ne leva<br />

troppo scalpore, perché nel silenzio meglio si garentisce il pudore.<br />

Adempio così all’incarico da Lei datomi.<br />

Il Sottointendente<br />

Andrea Calenda

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