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cospirazioni, economia e società - biblioteca telematica

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Capitano D. Giuseppe Pini del 6<br />

Capitano D. Pietro Burgio dell’8<br />

1. Tenente D. Giovambattista Palumbo del 6<br />

2. Tenente D. Giovanni Ruggiero del 6<br />

D. Pietro Balzano Giudice regio ff. da Istruttore nel Distretto di Geraci, uomo di legge.<br />

1. Tenente D. Francesco Pomar commessario del Re del 6<br />

Sergente del 6 Emanuele Paresci, cancelliere, convocata per ordine del signor Commendatore D. Ferdinando Nunziante,<br />

Gentiluomo di camera di S. M. (D. G.), Generale comandante la colonna mobile nella provincia di Reggio, e riunita<br />

oggi 1 ottobre 1847 nel locale del giudicato regio di Gerace per giudicare:<br />

1. D. Michele Bello di D. Domenico e di D. Maria Maddalena Marando nativo di Ardore di anni 24 legale domiciliato<br />

in Siderno.<br />

2. D. Rocco Verduci figlio di D. Antonio, e di D. Elisabetta Mezzatesta di anni 23 proprietario di Caraffa.<br />

3. D. Pietro Mazzone figlio di D. Giuseppe e fu D. Marianna Barba di anni 28 proprietario nato e domiciliato in<br />

Roccella.<br />

4. D. Gaetano Ruffo figlio di D. Ferdinando e di D. Felicia di Maria di anni 24 proprietario nato e domiciliato in<br />

Bovalino.<br />

5. D. Domenico Salvadori figlio del fu D. Vincenzo e di D. Concetta Marzano di anni 24 proprietario domiciliato e nato<br />

in Bianco.<br />

6. D. Stefano Gemelli figlio dei furono D. Pasquale, e D. Grazia Cufari di anni 47 proprietario nato e domiciliato in<br />

Bianco.<br />

7. Giovanni Rossetti figlio del fu Emmanuele e di Maria Amodeo di anni 47 padrone di barca nato e domiciliato in<br />

Reggio:<br />

Imputati di lesa maestà tutti per aver commesso atti prossimi alla esecuzione del detto misfatto nel distretto di<br />

Geraci.<br />

Inteso il rapporto del Pubblico Ministero. Letti gli atti e documenti tutti, nonché gl’interrogatori, e costituti<br />

degli accusati. Il Commessario del Re ha emesse le sue conclusioni orali colle quali sostenendo l’accusa scritta ha<br />

chiesto che la commissione dichiari constare, che D. Michele Bello, D. Rocco Verduci, D. Pietro Mazzoni, D. Gaetano<br />

Ruffo, D. Domenico Salvadori, D. Stefano Ge melli e Giovanni Rossetti siano colpevoli di lesa maestà, tutti per aver<br />

commesso atti prossimi alla esecuzione del detto misfatto e ritenersi come non valida la presentazione di D. Pietro<br />

Mazzoni perché illegale; per cui a norma degli art. 123, 124 delle leggi penali, 369 dello statuto penale militare, sono<br />

condannati alla pena di morte da eseguirsi con la fucilazione.<br />

(...)<br />

La Commissione militare, ad unanimità di voti, uniformemente alle conclusioni del Pubbl. Ministero: ha<br />

condannato e condanna Michele Bello, Rocco Verduci, Pietro Mazzoni, Gaetano Ruffo, Domenico Salvadori, Stefano<br />

Gemelli e Giovanni Rossetti alla pena di morte col mezzo della fucilazione da eseguirsi domani 2 ottobre 1847 pria<br />

delle ore 22.<br />

(...)<br />

La Commissione, alla stessa unanimità di voti, ha condannato e condanna i suddetti delinquenti al pagamento<br />

solidale del spese del giudizio.<br />

Ed infine ordina che della presente se ne imprimano in estratto N° 300 copie in istampa per la debita<br />

pubblicazione. La esecuzione a cura e diligenza del pubblico Ministero.<br />

Fatto giudicato, e pubblicato dalla predetta commissione militare in continuazione della pubblica discussione oggi 1 ottobre 1847 alle ore<br />

sette della notte.<br />

(...)<br />

L’anno 1847 il 2 ottobre, alle ore 12 italiane, in Gerace certifico io qui sottoscritto cancelliere di essersi data lettura della presente<br />

decisione in presenza della guardia delle prigioni, e del distaccamento, all’uopo riunito, ai condannati.<br />

(...)<br />

La Commissione Militare, mentre sta formando la sentenza scritta, dopo maturo esame, dovendosi attenere al<br />

precitato ufficio, le significa che potrà Lei [generale Nunziante], se tanto crede, sospendere la esecuzione per due<br />

soltanto Stefano Gemelli, che fu capo di minore importanza nelle operazioni della rivolta, e padron Rossetti che sebbene<br />

avesse avuto influenza materiale nella sommossa, pure di quel carattere grave che ha macchiato interamente del<br />

carattere di lesa maestà gli altri su nominati cinque individui.<br />

I Componenti la Commissione<br />

(...)<br />

XIII<br />

Descrizione dei disordini avvenuti a Gerace il 23 luglio 1848 14<br />

Una mano di popolo in Gerace superba di novelli statuti, ben spesso si è dimostrata figlia non di virtù, ma di<br />

preparata impunità: una frazione quindi con animo non rinnovellato col pentimento, sull’esempio di gente influente, si

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