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Al Sig. Prefetto di Polizia
Incaricato dalla Direzione
dell’Interno Napoli
Signore,
Dopo quanto mi ha riferito S.E. il Ministro dell’Interno (...) io ho cercato approfondire quanto occorreva sul conto di D.
Francesco Cordopatri sul ricorso inoltrato all’E.V. da Nicola Mazzara di Palmi che domandava l’arresto del primo quale
rivoluzionario, e perché anche disarmati, oltre l’aver raccolta della gente per la rivolta, ed ho avuto luogo a conoscere
che con effetti esso Cordopatri nelle passate emergenze politiche figurò da esaltato, ma non sia vero d’avere disarmato i
detti Gendarmi, che ora egli si è confinato in propria casa in Monteleone sua patria senza rendersi nemmeno visibile, il quale viene
attentamente sorvegliato.
L’Intendente
VI 6
Sacra Maestà
Sire
Il fedelissimo vassallo non cessa umiliare alla sacra Real Maestà Nostra che il famoso Ribelle carbonaro, D. Francesco Cordopatri di Monteleone
oriundo di Rizziconi, non avendosi veduto punto per gli orribili attentati dell’Angitola per recare mano forte al suo ribelle compagno Barone
Stocco, indi di concerto si restituì in Monteleone e riunì circa 60 Persone ed assalì la Giandarmeria (sic) che si trovava nel quartiere di S. Maria la
nova, e li disarmò; al presente sta sollevando tutta la Provincia, ed infatti molti giorni addietro in Palmi, e si abbocca con i sediziosi suoi compagni,
indi passò a Seminara, Rizziconi, Bagnara, Scilla e Reggio, e fece lo stesso ed aspetta da’ giorno a sollevarsi, per cui la S.R.M.V. sollecitamente lo
faccia arrestare, e farlo chiudere in una Prigione, e per gli attentati com[m]essi farlo condannare alle (sic) ferri giusta la Sacra legge.
Tanto il fedele suddito si crede per suo tanto dovere e umiliare alla Sacra Real Maestà Vostra, e baciando per le
Sagratissime mane (sic) si dichiara sempre fedelissimo suddito.
[Nicola Mazzara]
Palme 1 settembre 1849
VII 7
Intendenza della
Calabria Ultra Seconda Catanzaro li 19 ottobre 1849
Al Ministro Segretario
di Stato dell’Interno
Eccellenza
In continuazione del rapporto del 24 Settembre decorso (...) mi onoro rassegnare a V.E. di non aver D. Francesco
Cordopatri, di Monteleone dato fin qui motivo al menomo sospetto sulla Sua condotta, vivendo affatto isolato senza
farsi quasi mai vedere in pubblico (...).
L’Intendente
Salvatore Ferrari
Ispezione di Polizia
Gerace
VIII 8
Gerace, Primo 8bre 1854
1. Voci sugli affari politici
Fra la gente di questo Circondario dedita quasi tutta ai negozi, allo esercizio di diversi mestieri, o alle cure
dell’agricoltura, non vi è voce di notizie politiche, né alcuna né cosa.
2. Voci sul Governo.
Sono favorevoli all’Amministrazione dello Stato; la generalità solamente avrebbe bramato che nell’attuale malattia del
colera, si fossero continuate le misure solite ad adottare.
(...)
6. Studenti e gioventù in generale.
I primi non vi sono, la gioventù è tranquilla
(...)
8. Religione e costume.