cospirazioni, economia e società - biblioteca telematica
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Geraci lì 29 Settembre 1847<br />
Sig. Generale [Nunziante]<br />
I Regi Giudici di questo Distretto non avendo avuta comunicazione Uffiziale della installazione della Commessione da<br />
Lei (...) creata in virtù di Sovrano volere, ignoriamo a chi devono indirizzare le carte raccolte, riflettenti i rivoltosi e<br />
desiderano perciò conoscere i nomi de’ Signori componenti la lodata Commissione, a norma dello Statuto penale<br />
Militare (...).<br />
Il Sottintendente<br />
Cav. Antonio Bonafede<br />
CV106 Commissione Militare del Distretto di Gerace<br />
Geraci lì 30 settembre 1847<br />
Sig. Generale [Nunziante]<br />
È alla di lei Autorità di ordinare che dimani 1° corrente alle 9/a M.P. i membri della Commissione Militare da Lei<br />
nominati coll’ordine del 20 andante siano a tal’ora in punto nella mia abitazione in casa di Signor Cav.re Santacroce,<br />
onde riunire e condurci alla chiesa S. Michele per sentire la messa che celebrerà il Signor Cappellano del 6° di Liena, e<br />
quindi portarci nel locale di questo Regio Giudicato per sedere e giudicare i rivoltosi, quante volte a Lei piaccia.<br />
CVI 107<br />
Il Colonnello Presidente<br />
Francesco Rossaroll<br />
A Sua Eccellenza D. Ferdinando Nunziante<br />
Eccellenza<br />
Sebbene la calunnia e la maldicenza si affatica nascondere sotto il manto trasparente della bugia, la verità, pure si vede,<br />
e presto squarcia il velo e trionfa. S.E. ammirato da uno spirito angelico, sembromi che è stato ingannata nella sua<br />
bonafede, perciò sento il dovere di umiliarle la vera storia de’ fatti relativi alle emergenze politiche e debbo meritare la<br />
sua credenza per duplice ragione. 1° perché son un impiegato pubblico. 2° perché son gentiluomo ed i documenti<br />
esaminati e discussi in Napoli da quella Commissione de’ nobili, ad oggetto di essere ammesso nella Guardia del<br />
Corpo, D. Carmine Luvarà Capitano di artiglieria, il quale fu educato nel collegio della Annunziatella.<br />
Verso le ore 22 del giorno quattro prossimo perduto mese, ebbi notizia che transitò per la Marina di questo<br />
Comune, Giovanni Rossetti sulla Barca con bandiera tricolore e che a voce alta profferiva le parole sedizione: viva il Papa, viva l’Italia,<br />
viva la Costituzione (...). [Luvarà convoca a palazzo Falletti l’arciprete, i parroci, gli impiegati comunali e i gentiluomini del paese<br />
per prendere le determinazioni. Parla il consigliere provinciale Giambattista Correale il quale afferma che] i rivoltosi erano<br />
uomini determinati (...) e per le notizie che erano al di là di 500 individui armati alla brigantesca la mancanza della miglior parte della<br />
forza urbana; la situazione topografica del paese che non è su di un’altura da potere difendere: che la maggior parte del<br />
popolo era disperso per la campagna per la cura e la custodia della frutta, e che resistendo vi sarebbe stato un conflitto con spargimento<br />
di sangue senza ottenere lo scopo, conchiuse egli per tali ragioni, per la non resistenza. Tutti gli altri si uniformarono al di lui pensiere<br />
(...).<br />
Siderno 8 ottobre 1847<br />
Giuseppe Luvarà Regio Giudice in Siderno<br />
CVII 108<br />
Giudicato Regio<br />
Castelvetere 27 settembre 1847<br />
Signore<br />
Bello nel suo interrogatorio si lagnò, che Ciccarello Tocca gli avea rubato D. 90. Gl’urbani di Campoli che l’[h]an<br />
diligenziato m’[h]an assicurato che il danaro che a ciascuno potea avere poteva ascendere a D. venti per ognuno:<br />
Somme che non credei togliergli, perché dall’istruzione non apparivano corpo di reato da servire come pruove in<br />
giudizio, ed altronde non vi era paura da corrompere il custode, e bisognava a loro per vestirsi, e farsi scarpe, essendo<br />
arrivati laceri, e nudi (...).<br />
Il Regio Giudice<br />
Loschiavo<br />
CVIII 109<br />
Al Sottintendente di Gerace