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cospirazioni, economia e società - biblioteca telematica

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Olivieri Carlo Reggio Non si conosce se stia stato arrestato. Teneva corrispondenza<br />

con Romeo di S. Stefano ed altri rivoltosi.<br />

Polimeni Luigi Non si sa se sia stato arrestato. Accompagnava armato D.<br />

Rocco Verduci di Carafa in casa dell’Esattore Sergio per avere<br />

denaro e bruciare i ruoli.<br />

Paonessa Giuseppe Siderno Non è stato arrestato Faceva parte della Banda rivoltosa ed uccise con un colpo di<br />

legno Ferdinando Mujà della marina di Siderno per<br />

non aver risposto al chi viva. Era fornito di coccarda tricolorata,<br />

ed armato di fucile e di bastone 94 .<br />

Ruffo, padre e figlio Bovalino Sono in piena libertà Il primo Sindaco. Riceve in festa ed a suon di campana e<br />

mortaretti le masse rivoltose, banchetta, fa cantare il Te Deum<br />

in chiesa, parata. Il secondo, capo delle Guardie urbane dopo<br />

un mondo di allegrezza, fa dire alle stesse “che chiunque non<br />

seguirà i liberatori della patria pecca di morte”.<br />

Cognome e nomePatria e domicilio Condizione Se arrestato o latitante<br />

Imputazioni<br />

Rosetti Benedetto Reggio Padrone di Barca Non è arrestato. Portò sulla sua Barca il Sottintendente,<br />

Tenente di Gendarmeria e 3 Gendarmi alla marina di Bianco,<br />

ove ammainò immantinenti le vele appena i rivoltosi la prima<br />

volta glielo imposero. Si sospetta di connivenza per<br />

l’immediato ammainamento dette vele, e perché fratello al<br />

rivoltoso Giovanni Rosetti, il quale con la barca lungo il<br />

litorale con la bandiera tricolore e coccarde annunziava la<br />

rivolta. Il Benedetto Rosetti fuggì da Siderno in Reggio senza<br />

patentiglia.<br />

Scordo Vincenzo Non è arrestato. Accompagnò armato D. Rocco Verduci in casa<br />

dell’Esattore Sergio per farsi dar danaro e bruciare i ruoli.<br />

Scali Giuseppe Mammola Idem Teneva corrispondenza coi rivoltosi<br />

Scozzafave PasqualeMarina di Siderno Non si conosce il suo arresto<br />

Andò a mettere i dentenuti in libertà in Siderno d’accordo con i<br />

rivoltosi. Ruppe con la sciabla lo stemma Reale con Giuseppe<br />

Cimato, dal Botteghino di privativa di Siderno, obbligando il<br />

venditore a smaltire i generi a mettà dei prezzi.<br />

Cognome e nomePatria e domicilio Condizione Se arrestato o latitante<br />

Imputazioni<br />

Spedaliero Pietro Stilo È in libertà Andava nella Scorridoja di Padron Giovanni Rosetti allorchè<br />

scorreva le riviere gridando voci rivoluzionarie con coccarda tricolorata,<br />

dicendo la costituzione esser già data dal Nostro Augusto Sovrano.<br />

Trapano Giuseppe Roccella Sartore Si crede in arresto. Ruppe e strappò lo stemma Reale dalla<br />

Caserma degli Urbani in Siderno riducendolo a pezzi.<br />

Tomajoli Ilario Gerace Non si consoce ancora se è in carcere. Prese parte alla rivolta<br />

Curulli Giuseppe È in libertà Ricevè i rivoltosi diunita ad Ameduri e D. Giuseppe Lucà.<br />

Nella mattina del 6 Settembre ritornò con un proclama<br />

manoscritto, lo diede al Sindaco per pubblicarlo ed estrarne<br />

copia per affig[g]ersi in luoghi pubblici.<br />

Verduci Vincenzo Carafa Si crede che sia arrestato. Accompagnava armato D. Rocco<br />

Verduci, ed andò in casa dell’Esattore Comunale di Bianco D.<br />

Francesco Sergio per farsi dare del denaro.<br />

Vizzari Gaetano S. Agata Non è arrestato. Era armato con i rivoltosi ed andava con essi.<br />

Si tolse la coccarda tricolore dalla coppola e la pose a quella<br />

del Sottintendente quando andava a Bovalino.<br />

XCIV 95<br />

STATO NOMINATIVO DEGL’IMPUTATI POLITICI CHE SONO IN CARCERE,<br />

E FUORI CARCERE CON LE CORRISPONDENTI OSSERVAZIONI,<br />

DI TUTTA LA PROVINCIA DI CALABRIA ULTRA PRIMA.<br />

REGGIO LÌ 6 OTTOBRE 1850.<br />

N. Nome e cognome Patria Osservazione

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