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Eleonora Panizzi - Public Administration

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l'espletamento dei propri doveri e delle proprie funzioni in termini effettivi, efficienti e<br />

con integrità morale, in conformità delle leggi e degli ordinamenti amministrativi, e<br />

deve altresì garantire che le pubbliche risorse delle quali è responsabile siano<br />

amministrate nella maniera migliore possibile. Pertanto i pubblici dipendenti devono<br />

mostrarsi solleciti., corretti ed imparziali nell’esecuzione delle loro funzioni e, in<br />

particolare, nelle relazioni con il pubblico: non è quindi ammesso che essi concedano<br />

trattamenti preferenziali non dovuti a gruppi di persone o a individui, né attuino<br />

discriminazioni improprie nei loro confronti o abusino altrimenti del potere e<br />

dell'autorità di cui sono investiti; nell'espletamento di pubblici affari poi, i responsabili<br />

debbono compiere scelte fondate sul criterio di merito. I funzionari pubblici debbono<br />

esimersi dall’agire a fronte di possibili conflitti di interesse né possono utilizzare<br />

impropriamente denaro pubblico, beni, servizi o informazioni che si siano procurati<br />

nell'espletamento delle proprie funzioni o che di esse siano il risultato, per attività non<br />

legate alle loro funzioni ufficiali; parimenti, dopo aver lasciato la propria posizione essi<br />

non devono acquisire vantaggi impropri dal loro precedente ufficio. I detentori della<br />

pubblica funzione sono responsabili delle loro decisioni ed azioni verso il pubblico e<br />

devono perciò sottoporsi a qualsiasi indagine adeguata al loro ufficio; devono altresì<br />

essere il più possibile trasparenti circa le proprie decisioni ed azioni 4 .<br />

Qualora il pubblico funzionario devi dai principi in questione – ovvero sussistano<br />

elementi atti a sospettare una tale deviazione- e strumentalizzi a proprio vantaggio<br />

personale l'ufficio cui è preposto, ponendo dolosamente in essere fatti ascrivibili ad<br />

ipotesi di responsabilità penale, amministrativa, contabile e disciplinare, si giustifica<br />

l'intervento dell’Alto Commissario per la prevenzione e il contrasto della corruzione e<br />

delle altre forme di illecito all'interno della pubblica amministrazione. Questi, come<br />

emerge dalla stessa intestazione dell'organismo, non si occupa delle illegittimità<br />

amministrative, per le quali sono competenti Tar e Corte dei conti, avendo il suo<br />

operato ad oggetto gli illeciti dolosi commessi in seno alla p.a.: per esemplificare<br />

all'organismo interessa il commesso che prende la piccola mazzetta o il direttore<br />

generale che chiede grosse tangenti sugli appalti 5 . Ai fini della responsabilità<br />

4 Codice internazionale di condotta per pubblici ufficiali, all. 51/59 alla Risoluzione dell’Assemblea<br />

Generale, integrato con elementi estratti dai c.d. Principi Nolan del Regno Unito.<br />

5 Intervista a G. Tatozzi, Se il marcio si annida negli uffici, Panorama, 24/11/2005.<br />

L’illegittimità consiste nella difformità dal paradigma normativo per cui l'atto é emanato nel rispetto delle<br />

norme attributive del potere (norme di relazione) ma non di quelle che disciplinano l'esercizio del potere<br />

(norme d'azione); l’illiceità consiste invece nel mancato rispetto delle norme attributive del potere in<br />

concreto allorché l'amministrazione agisce in una situazione in cui difettano una o più fattispecie stabilite<br />

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