Eleonora Panizzi - Public Administration
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servizio, giovandosi dell'errore altrui - sull’an debeatur, sul quantum debeatur o sulla<br />
competenza del funzionario ad essere destinatario del pagamento- riceve o ritiene<br />
indebitamente per sé o per un terzo, denaro o altra utilità. Trattasi di delitto lesivo del<br />
buon andamento e dell'imparzialità dell'amministrazione nonché degli interessi<br />
patrimoniali e non patrimoniali del soggetto cui il pubblico funzionario carpisce denaro<br />
o utilità. L'errore altrui deve preesistere ed essere determinato da una causa diversa dal<br />
comportamento ingannatorio del funzionario, dovendosi diversamente ravvisare<br />
un'ipotesi di concussione laddove l'errore sia stato indotto dal pubblico ufficiale. La<br />
figura delittuosa in esame ha carattere autonomo rispetto a quella prevista dall'art. 314<br />
poiché prescinde dal possesso ed ha ad oggetto utilità, non necessariamente cose<br />
mobili..<br />
Concussione (art. 317) 13 : il reato consiste nel fatto del pubblico ufficiale o incaricato di<br />
pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe o induce<br />
taluno a dare o promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità. Tale<br />
fattispecie è offensiva dell’interesse al regolare funzionamento della pubblica<br />
amministrazione, del principio di fedeltà, correttezza e probità del pubblico funzionario<br />
nonché dell'interesse del privato a determinarsi libero da costrizioni o inganni. La<br />
condotta tipica può articolarsi anzitutto nell'abuso della qualità ovvero della condizione<br />
di fatto propria di chi esercita la pubblica funzione, la quale viene teleologicamente<br />
deviata verso l'immediata finalità illecita: il funzionario fa cioè valere la posizione che<br />
gli deriva dall'esercitare una pubblica funzione al fine immediato di costringere o<br />
indurre altri all'indebito 14 . La condotta può quindi consistere nell'abuso di poteri il quale<br />
si realizza se essi sono esercitati quando non dovrebbero o in modo diverso da come<br />
dovrebbero ovvero se non sono esercitati quando dovrebbero o infine se l’agente<br />
minaccia una delle situazioni precedenti; al contrassegno obiettivo si deve<br />
accompagnare un orientamento soggettivo del pubblico funzionario verso la deviazione<br />
dell'esercizio del potere dalla causa tipica. Alla condotta tipica del soggetto attivo<br />
consegue la costrizione psichica relativa della vittima ovvero l'alterazione del processo<br />
A. Pagliaro, op.cit, pp. 81-93.<br />
13 317. Concussione. Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, abusando della sua<br />
qualità o dei suoi poteri costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo,<br />
denaro o altra utilità, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni.<br />
A. Pagliaro, op.cit, pp. 105-142.<br />
14 L'abuso di qualità può essere commesso anche mediante omissione quando il pubblico ufficiale, a<br />
conoscenza della situazione psicologica del privato che si sente costretto a dare o promettere alcunché,<br />
non gli rifiuta l’indebito. Peraltro non può aversi concussione per induzione mediante omissione, poiché<br />
in tal caso subentra la figura del peculato mediante profitto dell'errore altrui.<br />
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