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Eleonora Panizzi - Public Administration

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Cassazione; a questo si aggiunga che, secondo l’indice di corruzione governativa 62<br />

misurato dalla Banca Mondiale, l’Italia ha il peggior punteggio tra i paesi occidentali<br />

industrializzati nel periodo post-Tangentopoli 1996/2004 63 ; ancora, secondo il<br />

Corruption Perception Index (CPI) 64 del 2005 redatto da Transparency International,<br />

l’Italia, pur recuperando qualche decimo di voto, è ancora sotto la sufficienza 65 ,<br />

rivelandosi il fanalino di coda dell’Europa ante-allargamento. La drammaticità della<br />

situazione emerge altresì significativamente dalla relazione 66 del procuratore di Verona<br />

Papalia per il quale la corruzione, “mai completamente debellata”, risulta anzi “in<br />

costante aumento”; il fenomeno dei reati nella pubblica amministrazione “coinvolge sia<br />

burocrati di alto livello sia personaggi con incarichi politici di prestigio” e il numero di<br />

procedimenti pendenti presso la procura veronese è passato in un anno da 571 a 617,<br />

vale a dire oltre il 7% in più. In questo contesto si ripongono notevoli aspettative verso<br />

l’operato dell’Alto Commissario, come testimoniato dalle parole di Maria Teresa<br />

Brassiolo, Presidente di Transparency International Italia, per la quale è indispensabile<br />

che l’Alto Commissario contro la corruzione, unitamente alla magistratura, si occupi<br />

attivamente di individuare le aree geografiche e settoriali strette nella morsa della<br />

criminalità o dell’illegalità per intervenire quindi sulle cause del fenomeno e<br />

62 Trattasi di valore indicante la percezione pubblica di quanto il potere venga usato per interessi privati.<br />

63 Secondo quanto riportato da Panorama del 24/11/2005, p. 83.<br />

64 Il CPI è un indice che determina la percezione della corruzione nel settore pubblico e nella politica in<br />

numerosi Paesi del mondo, attribuendo a ciascuna Nazione un voto che varia da 0 (massima corruzione) a<br />

10 (assenza di corruzione). Si tratta di un indice composito, ottenuto sulla base di varie interviste/ricerche<br />

ad esperti del mondo degli affari e a prestigiose istituzioni. La metodologia viene modificata ogni anno al<br />

fine di riuscire a dare uno spaccato sempre più attendibile delle realtà locali. Le ricerche vengono svolte<br />

da Università o Centri di Studio, su incarico di Transparency International. . La metodologia viene<br />

elaborata congiuntamente all’interno di un Comitato esecutivo composto da esperti internazionali nei<br />

campi della corruzione, econometria e statistica, lasciando al Direttivo di TI la decisione finale. Si<br />

consideri che il CPI riferibile a ciascun anno è solo parzialmente comparabile con quello dell’anno<br />

precedente: tale indice infatti non è concepito per elaborare un trend sulla diffusione della corruzione in<br />

un Paese. Il numero e il contenuto delle interviste proposte a ciascun Paese variano ogni anno, così come<br />

la metodologia e le fonti impiegate nonché il numero delle nazioni esaminate.<br />

Per maggiori informazioni sulle metodologie applicate per ottenere il CPI è possibile consultare il sito<br />

http://www.transparency.org/surveys/index.html oppure http://www.icgg.org .<br />

Altri indici sono il Global Corruption Barometer (GCB) e il Bribe Payers Index (BPI) - Indice di<br />

Propensione alla Corruzione. Il primo indaga sull’atteggiamento dei cittadini nei confronti della<br />

corruzione e la sua influenza (0 equivale a non corrotto, 5 equivale ad estremamente corrotto); realizzato<br />

dalla Gallup International, il Barometro rappresenta un sondaggio sulla percezione del livello di<br />

corruzione nei vari settori e sulle esperienze ed aspettative della società civile rispetto al fenomeno della<br />

corruzione. L’Indice di Propensione alla Corruzione invece evidenzia la graduatoria dei paesi corruttori e<br />

si fonda su interviste condotte tra dirigenti senior di aziende nazionali e multinazionali, ma anche tra<br />

dirigenti e responsabili finanziari, Camere di Commercio, banche commerciali nazionali e straniere e<br />

studi legali commerciali; le domande dell’indagine si riferiscono alle impressioni delle aziende<br />

multinazionali dei Paesi corruttori.<br />

65 CPI 5; devianza 4,6/5,4.<br />

66 Relazione avente ad oggetto i reati che hanno impegnato la Procura scaligera tra il luglio 2004 e il<br />

giugno 2005, trasmessa al procuratore generale di Venezia Ennio Fortuna.<br />

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