Eleonora Panizzi - Public Administration
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Per la Teoria Standard Allargata 20 la corruzione consta nella violazione di un contratto<br />
legale, perpetrata attraverso la stipulazione di un contratto illegale.<br />
Hanno invece fornito un’interpretazione benevola del fenomeno i sostenitori della<br />
Teoria efficientistica 21 , i quali considerano la corruzione alla stregua di un lubrificante<br />
idoneo a rimuovere o a rendere meno nocivi alcuni ostacoli di varia natura, la cui<br />
inamovibilità costituisce un danno per le attività economiche. La corruzione si profila<br />
dunque, secondo questa impostazione, come un meccanismo atto a render l’economia<br />
più snella ed efficiente, strumentale al superamento delle imperfezioni dello Stato e dei<br />
mercati e capace di ovviare ad un certo numero di deficienze funzionali della struttura<br />
ufficiale e legale del sistema. Precisamente la corruzione può indurre gli agenti pubblici<br />
a svolgere con maggiore diligenza i propri compiti, poiché la tangente funge da<br />
incentivo occulto che sopperisce all’inadeguatezza delle procedure ufficiali ed accresce<br />
così l’efficienza di strutture amministrative irrazionali. L’esperienza italiana tuttavia<br />
dimostra l’esatto contrario: la corruzione produce inefficienza e, a sua volta, il cattivo<br />
funzionamento dell’amministrazione crea migliori occasioni di corruzione; viceversa lo<br />
sviluppo economico è favorito da un’amministrazione onesta.<br />
2.3. La corruzione nel codice penale<br />
Sotto il profilo giuridico si tratta di distinguere la species “fatto corrotto”, inteso come<br />
fenomeno appartenente alla vita reale comprensivo dell’ampia periferia concettuale del<br />
termine “corruzione” , dal genus “delitto di corruzione”, ossia dalla dichiarazione<br />
giuridica che il Legislatore ha relazionato con una condotta reale. Il diritto positivo<br />
vigente incrimina la corruzione agli artt. 318 ss. c.p. 22 . Alla base di tali norme c’è<br />
20<br />
S. Rose-Ackerman, Corruption. A Study in Political Economy, Academic Press, New York, 1978.<br />
P. Reuter, Disorganized Crime, the Economics of Visible Hand, Cambridge, Mass., MIT Press, 1983.<br />
P. Arlacchi, La mafia imprenditrice, Bologna, Il Mulino, 1983.<br />
D. Gambetta, Fragments of an Economic Theory of the Mafia, Archives européennes de sociologie, v. 29,<br />
1988, pp. 127-145.<br />
21<br />
R. Williams, The politics of corruption – Explaining corruption, vol. I, Cheltenam, Uk – Northampton,<br />
Ma, Usa, Edward Ellar, 2000.<br />
E. Borgonovi e C. Gavazzi (a cura di) , Ethics and efficiency in the modern state. Are they in<br />
conflict?,Milano, Egea, 1994.<br />
P. Bernasconi (a cura di), Responding to corruption, Napoli, La città del sole, 2000.<br />
22<br />
318. Corruzione per un atto d'ufficio. Il pubblico ufficiale, che, per compiere un atto del suo ufficio,<br />
riceve, per sé o per un terzo, in denaro od altra utilità, una retribuzione che non gli è dovuta, o ne accetta<br />
la promessa, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni .<br />
Se il pubblico ufficiale riceve la retribuzione per un atto d'ufficio da lui già compiuto, la pena è della<br />
reclusione fino a un anno.<br />
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