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Eleonora Panizzi - Public Administration

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adottate dalle singole agenzie ed amministrazioni a livello statale e locale. Esperienze<br />

analoghe a quella statunitense si registrano in altri paesi anglosassoni quali Canada e<br />

Australia: in essi la legge fissa i principi generali cui deve ispirarsi la condotta dei<br />

dipendenti pubblici salvo poi rinviare a codici etici e regole specificamente stabilite<br />

dalla singola amministrazione 89 . Nel nostro ordinamento viceversa, prima del 1994,<br />

non esistevano regole di condotta per i dipendenti pubblici se non con riferimento a<br />

corpi particolari, come quelli militari 90 . Nella tradizionale concezione pubblicistica del<br />

pubblico impiego, l’assenza di norme dettagliate era ricondotta al potere disciplinare<br />

della p.a., fondato su un rapporto di “supremazia speciale” piuttosto che su un vincolo<br />

contrattuale, che giustificava la discrezionalità dell’amministrazione<br />

nell’apprezzamento dell’illecito disciplinare, anche in assenza di specifiche previsioni 91 .<br />

A partire dagli anni Novanta si è registrata un’inversione di tendenza nella legislazione<br />

e nella giurisprudenza 92 italiana. Il Codice di comportamento dei dipendenti delle<br />

pubbliche amministrazioni 93 (c.d. Codice Cassese) non si limita a tradurre in regole<br />

dettagliate i principi generali costituzionali ma li aggiorna 94 , affiancando per l’appunto<br />

ai valori tradizionali di disciplina e onore, imparzialità e buon andamento, valori nuovi<br />

che riflettono le riforme amministrative degli ultimi anni: vi sono infatti riferimenti al<br />

89 Si rammentino tra gli studi scientifici sull’etica nell’amministrazione: lo studio di Eaton sul civil<br />

service britannico (1880) in cui si raccomanda la difesa della professionalità in quanto il buon<br />

funzionamento del servizio civile segna il tono morale della politica nazionale; Etzioni-Halevy,<br />

Exchanging material benefits for political support: a comparative anlysis; le analisi condotte da Wilson,<br />

Gause, White, Dimock, Morstein Marx, Weber, Taylor, Hart, Harmon, Frederickson. Per tutti si faccia<br />

riferimento a: M.Villoria Mendieta, Etica pùblica y corrupciòn: curso de ètica administrativa, Tecnos,<br />

Madrid, 2000; Cooper T.L., The emergence of administrative ethics as a field of study in the United<br />

States,in Handbook of administrative ethics, Marcel Dekker, New York, 2000.<br />

90 Per il corpo di Polizia, d.P.R. 28 ottobre 1985, n. 782.<br />

91 S. Cassese, Idee per limitare la corruzione politica, Corriere giuridico, 1992, p. 702, e<br />

“Maladministration” e rimedi, cit., col. 246. Ancora: S. Battini, Il personale, in Trattato di diritto<br />

amministrativo, a cura di S. Cassese, pt.gen., t.I, pp.455 ss.<br />

92 Secondo L. Mazzella, op. cit., nelle pronunzie dei nostri giudici si rinviene notevole considerazione<br />

dell’Etica nella Pubblica Amministrazione; in particolare una valutazione dell’eticità dei comportamenti<br />

si ha nelle pronunzie relative all’eccesso di potere come vizio di parzialità dell’amministrazione nonché<br />

in quelle relative al vizio di merito come valutazione concretamente inadeguata all’interesse pubblico in<br />

quanto inosservante delle norme pregiuridiche di buona amministrazione, equità, moralità, deontologia,<br />

razionalità, ragionevolezza e trasparenza.<br />

93 Il codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, inizialmente non previsto<br />

dalla legge, è stato emanato con decreto del Ministro per la funzione pubblica 31 marzo 1994.<br />

Successivamente, l’art. 58-bis del d.lgs. 3 febbraio 1993, n. 29 (aggiunto dall’art. 26 d.lgs. 23 dicembre<br />

1993, n. 546 e poi sostituito dall’art. 27 d.lgs. 31 marzo 1998, n. 80; si v. ora l’art. 54 d.lgs. 30 marzo<br />

2001, n. 165) ne ha previsto la definizione da parte del Dipartimento della funzione pubblica. Infine esso<br />

è stato nuovamente emanato con modifiche non essenziali con decreto del Ministro per la funzione<br />

pubblica 28 novembre 2000, pubblicato sulla G.U. n. 84 del 10/04/2001, il cui art. 14 ha abrogato il<br />

precedente decreto del Ministro della funzione pubblica 31 marzo 1994.<br />

94 I principi tradizionali cui si fa riferimento sono individuabili nella Costituzione del 1948 e nel Testo<br />

unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, adottato con d.P.R. 3<br />

gennaio 1957.<br />

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