Eleonora Panizzi - Public Administration
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In conclusione le intese finora raggiunte tra l’organismo anti-corruzione e i soggetti<br />
istituzionali Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici, Guardia di Finanza e Procura<br />
Nazionale Antimafia sono senz’altro apprezzabile indice di un generale sforzo<br />
istituzionale verso il contrasto dell’illiceità in seno alla p.a. ma la loro adozione non<br />
risponde, a nostro avviso, a ragioni di urgenza paragonabili a quelle che viceversa<br />
presidiano il rapporto tra Commissario e regioni ed enti locali: come abbiamo già avuto<br />
modo di osservare infatti, è fondamentale, affinché l’organismo non rischi di rimanere<br />
sostanzialmente inattivo, che si pervenga in proposito ad un accordo in sede di<br />
Conferenza Unificata.<br />
2. Nomina<br />
Come già osservato e come avremo altresì modo di rilevare più avanti, la genericità<br />
espressiva -talvolta sfociante in vera e propria lacunosità- è connotato del regolamento<br />
nei differenti casi di indagine; la definizione di un modello di riferimento comune per l'acquisizione delle<br />
informazioni e la rilevazione delle correlazioni fra i dati di interesse; la conformità alle regole sul<br />
trattamento dei dati, sia in termini di accesso, modifica e cancellazione delle informazioni, che con<br />
riferimento all'autenticità e non ripudio del dato. Proprio per studiare ed approfondire la possibilità di<br />
raggiungere positivi risultati nell'ambito delle indagini per crimini transnazionali e, in particolare, per<br />
supportare la peculiare finalità istituzionale di Eurojust, il Ministero della Giustizia Italiano, avvalendosi<br />
della specifica esperienza maturata nello sviluppo del sistema informatico SIDDA/SIDNA per la<br />
Direzione Nazionale Antimafia e le Direzioni Distrettuali Antimafia, promosse l'iniziativa denominata<br />
EPOC - European Pool against Crime. Il progetto prese le mosse da una iniziativa sviluppata nel contesto<br />
del Programma Europeo Grotius II Penale nel periodo fra l'aprile 2003 (data di stipula dell'accordo di<br />
finanziamento con la Commissione Europea) e l'aprile 2004. I partner dell'originario progetto EPOC<br />
erano il Ministero della Giustizia Italiano, come promotore, ed i Ministeri della Giustizia Francese,<br />
Sloveno e Rumeno. All'esito del progetto, l'8 giugno 2004, il Ministero della Giustizia Italiano ed<br />
Eurojust stipularono un apposito accordo per lo sviluppo - dal prototipo EPOC - di una specifica<br />
soluzione software, effettivamente adottata da Eurojust come Case Management System ed operativa dal<br />
15 ottobre 2004. Nel febbraio 2004 il Ministero della Giustizia Italiano, in qualità di promotore, avanzò<br />
un'ulteriore iniziativa nell'ambito del Programma Europeo Agis. Tale iniziativa, rinominata come EPOC<br />
II per segnare espressamente la continuità con la precedente positiva esperienza, è stata sostenuta dai<br />
medesimi partner, cui si sono aggiunti (anche in relazione alle nuove possibilità consentite dalla<br />
programmazione Agis) Eurojust e la società CM Sistemi, che aveva sviluppato il prototipo EPOC. La<br />
proposta fu approvata dalla Commissione Europea nel marzo del presente anno, con un finanziamento<br />
complessivo di oltre € 260.000,00 per la durata di 15 mesi (ottobre 2004-dicembre 2005). Per promuovere<br />
la conoscenza dei risultati del progetto e diffondere il messaggio largamente positivo, in chiave di<br />
concrete ed efficaci possibilità di sviluppo della cooperazione in materia penale, rappresentato dalla<br />
esperienza maturata dei partner del progetto EPOC, si è tenuta a Roma una conferenza internazionale il<br />
15 e 16 dicembre 2005, in cui sono intervenuti sia l’Alto Commissario G. Tatozzi, sia il Procuratore<br />
Nazionale Antimafia P.Grasso. L'uso del sistema EPOC, sviluppato in piena conformità con le stringenti<br />
regole, anche in tema di rispetto della protezione dei dati personali, adottate da Eurojust, può<br />
rappresentare un efficace strumento per lo scambio delle informazioni fra i diversi gruppi di indagine,<br />
realizzando quei presupposti necessari sopra indicati (adozione di modelli e schemi comuni di<br />
riferimento, strutturazione del dato, etc.) in vista di una migliore funzionalità del sistema. Si veda in<br />
proposito la l.14 marzo 2005 n. 41 (G.U. n. 72 del 29 marzo 2005) contenente “Disposizioni per<br />
l’attuazione della decisione 2002/187/GAI del Consiglio dell’Unione Europea del 28 febbraio 2002, che<br />
istituisce l’Eurojust per rafforzare la lotta contro le forme gravi di criminalità” tra cui i reati di corruzione.<br />
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