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Eleonora Panizzi - Public Administration

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Service pour la prévention de la corruption è sfornito di poteri investigativi e assolve<br />

principalmente a funzioni di convoglio delle informazioni in materia di corruzione; in<br />

secondo luogo “concorre”- espressione alquanto generica - con l’autorità giudiziaria, su<br />

richiesta della medesima; infine rilascia pareri alle amministrazioni richiedenti sulle<br />

misure atte a prevenire la corruzione. Emerge quindi una considerevole discrepanza di<br />

poteri rispetto all’Alto Commissario il quale, ex art.2 d.P.R. citato, può disporre<br />

indagini, anche di natura conoscitiva, al fine di accertare cause e concause dei fenomeni<br />

di corruzione e di illecito o di pericolo di condizionamento da parte di organizzazioni<br />

criminali all’interno della pubblica amministrazione; può inoltre attivarsi , oltre che su<br />

richiesta motivata delle pubbliche amministrazioni, anche di iniziativa propria o per fatti<br />

denunciati; dispone altresì di pervasivi poteri di accesso a documenti amministrativi e<br />

banche dati e di monitoraggio su procedure contrattuali e di spesa e su atti da cui possa<br />

derivare danno erariale - ipotesi questa non contemplata dalla loi anti-corruption che<br />

circoscrive l’operatività del Service alle ipotesi di reato di cui all’art.1-. L’Alto<br />

Commissario è poi ammesso ad effettuare audizioni anche di privati; possibilità questa<br />

non riconosciuta in capo al Service. Sul Service inoltre grava un obbligo di secretazione<br />

dei pareri rilasciati alle amministrazioni richiedenti che non si rinviene in capo all’Alto<br />

Commissario.Le due strutture sono invece accomunate dall’obbligo di denuncia<br />

all’autorità giudiziaria delle infrazioni di cui vengano a conoscenza nell’espletamento<br />

delle proprie funzioni – ancorché l’obbligo di denuncia gravante sull’Alto Commissario<br />

risulti più ampio in quanto comprensivo anche della denuncia presso la Corte dei Conti<br />

dei fatti in cui sia ravvisabile danno erariale e della trasmissione di informativa alle p.a.<br />

a fronte dell’emergere di responsabilità disciplinari ed amministrative dei pubblici<br />

dipendenti -. Un ulteriore punto di contatto è rappresentato dall’elaborazione di studi sul<br />

fenomeno corruttivo, nonché dall’obbligo di relazione della propria attività. Sotto<br />

quest’ultimo profilo occorre però precisare che mentre il Service riferisce annualmente<br />

al Primo ministro e al ministro della giustizia, l’Alto Commissario redige una relazione<br />

semestrale per il Presidente del Consiglio dei ministri il quale, a sua volta, riferisce<br />

annualmente ai Presidenti delle Camere sul contenuto delle relazioni acquisite.<br />

Storicamente si osserva che le difficoltà incontrate dal Service nella fase<br />

immediatamente successiva alla sua costituzione ad affermarsi come struttura di<br />

riferimento nella lotta alla piaga della corruzione, rivivono nell’esperienza attuale<br />

dell’Alto Commissario: si pensi allo scarso impulso da parte del mondo politico<br />

– testimoniato dall’esiguità dei finanziamenti statali inizialmente stanziati a favore di<br />

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