Eleonora Panizzi - Public Administration
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4.1. Il Codice deontologico dei dipendenti pubblici<br />
Un discorso approfondito meritano le previsioni del Codice di comportamento dei<br />
dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Secondo quanto autorevolmente espresso<br />
da Mazzella 85 le norme anti-corruzione, tra cui quelle relative all’istituzione dell’Alto<br />
Commissario per la prevenzione e il contrasto della corruzione e delle altre forme di<br />
illecito nella pubblica amministrazione, e le previsioni del Codice deontologico dei<br />
dipendenti delle pubbliche amministrazione sono accomunate dalla finalità etica di<br />
garantire la correttezza dell’attività amministrativa e tendenti a moralizzare l’attività dei<br />
pubblici impiegati con precise e cogenti richieste di impegno e serietà. L’adozione del<br />
codice di comportamento riveste infatti notevole importanza nell’ambito di una strategia<br />
complessa di lotta alla corruzione, nonché al fine di promuovere valori condivisi nel<br />
personale pubblico, offrire regole di comportamento ai funzionari per i casi dubbi<br />
ispirate al criterio di discrezionalità responsabile, fornire criteri di valutazione della loro<br />
condotta agli organi di controllo 86 , generare aspettative negli amministrati. I codici etici<br />
stabiliscono regole integranti doveri, obblighi e responsabilità aggiunte, a metà strada<br />
tra le norme giuridiche e i precetti morali e presidiano quella zona grigia tra legalità ed<br />
illegalità, tra semplice onestà e moralità, dove si situano molti comportamenti di natura<br />
transattiva o prevaricativa che deviano dagli imperativi di lealtà all’organizzazione, di<br />
correttezza e responsabilità nei confronti dell’utenza, alimentando la sfiducia e colpendo<br />
la reputazione della p.a. 87 L’importanza dell’adozione di codici etici al fine di prevenire<br />
condotte illecite è sottolineata nell’esperienza del Regno Unito dal primo rapporto della<br />
Commissione Nolan 88 . La codificazione dell’etica pubblica è altresì molto diffusa<br />
nell’ordinamento statunitense in cui i codici di condotta sono considerati strumenti a<br />
disposizione del dipendente pubblico per l’individuazione di canoni di condotta<br />
accettabili e per la risoluzione di dubbi circa il corretto comportamento da tenere<br />
nonché come mezzi di moralizzazione nell’interesse della collettività attraverso i quali<br />
si costruisce cioè un’etica del servizio pubblico e si definisce il ruolo di una categoria di<br />
soggetti nella società. Precisamente i codici di condotta del personale federale sono<br />
previsti da executive orders presidenziali; prescrizioni più specifiche sono invece<br />
85 L. Mazzella, op. cit.<br />
86 Cass. Pen. 26 marzo 1996, n. 2996; Cass. Pen. 20 aprile 2001, n. 16245.<br />
87 S. Belligni, Corruzione, malcostume amministrativo e strategie etiche. Il ruolo dei codici. Working<br />
paper n. 7. Università del Piemonte Orientale, 2000.<br />
88 La Commissione Nolan fu istituita nel 1995 con l’incarico di studiare e definire standards in public life.<br />
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